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Le boe si spostano, l’ordinanza è variabile

Garda: bagnanti sul lungolago alla spiaggia di Corno FOTO D’ARCHIVIO
Garda: bagnanti sul lungolago alla spiaggia di Corno FOTO D’ARCHIVIO
Garda: bagnanti sul lungolago alla spiaggia di Corno FOTO D’ARCHIVIO
Garda: bagnanti sul lungolago alla spiaggia di Corno FOTO D’ARCHIVIO

Sicurezza e pontili all’ordine del giorno a Garda. Mentre il Comune organizza un tavolo tecnico, voluto dal sindaco Davide Bendinelli, per definire ruoli e competenze in ambito di deleghe demaniali a garanzia dei bagnanti, le minoranze hanno sollecitato, per iscritto, prefetto e Guardia Costiera a intensificare i controlli. Informano: «Alcuni giorni fa abbiamo incontrato il prefetto al quale abbiamo sottoposto alcune questioni come quella della sicurezza dei bagnanti al Corno, spiaggia frequentata da migliaia di persone, dove si allena anche una squadra di triathlon veronese. Abbiamo inoltre ricordato che i canneti vanno rispettati per una fascia di 300 metri essendo un depuratore naturale per il lago. Ne sono invece purtroppo spariti molti negli anni». Le minoranze si concentrano su due questioni: «Riteniamo vada messa in sicurezza tutta l’area fronte spiaggia, per cui vige un’ordinanza del Comune del 2010, che riserva questa spiaggia, fino a Canossa e San Vigilio, per la balneazione, con il divieto assoluto di accesso, navigazione, attracco, ancoraggio e/ormeggio all’interno della fascia costiera pari a 300 metri di distanza dalla riva evidenziata dal posizionamento di boe segnaletiche gialle. Boe che però si sono spostate nel tempo e andrebbero ricollocate. Come scrive la Guardia costiera a noi, all’Ispettorato e al Comune i divieti imposti con le ordinanze non possono trovare applicazione a causa della mancanza di boe nei tratti tra Punta San Vigilio e Corno nonché tra Punta San Vigilio e Baia delle Sirene. Sosteniamo dunque che tali boe andrebbero riposizionate al più presto». L’altra questione, legata alla precedente, riguarda il nuovo pontile: «Sulla spiaggia del Corno il Comune vuole fare un pontile di 11 metri, per la pesca ittico-turistica (la Regione finanzia l’operazione di 3 nuovi pontili per un valore di 500mila euro), che sostituirebbe quello vecchio. Ciò rappresenta un grave problema per la sicurezza», sostengono. «Centinaia di ragazzi d’estate vi si posizionano e si tuffano. Chiediamo al Comune di metterlo alcuni metri prima della spiaggia, dove non c’è zona di balneazione». Chiudono: «La sicurezza dei turisti e dei bagnanti va messa al primo posto. In modo chiaro. Meglio fare un nuovo pontile alcuni metri prima. Uno di 11 metri attirerebbe barche che attraccherebbero senza ritegno, cosa che ora non accade essendo il pontile piccolo. Va però aggiustato e messo in sicurezza, non facendone uno pericoloso. Qualcuno rischierebbe di finire sotto le eliche dei natanti». Gli uffici comunali delegati rispondono: «A prescindere dalla segnalazione delle due consigliere, il Comune sta da tempo programmando un incontro tra i vari enti interessati per condividere soluzioni da adottare in merito alla questione riguardante la sicurezza per la balneazione e la navigazione in zona Corno-San Vigilio, ove, sul tema, vige un’ordinanza del Comune già a partire dal 2010 che dispone divieto assoluto di accesso, navigazione, attracco, ancoraggio, ormeggio all’interno della fascia costiera pari a 300 metri di distanza dalla riva evidenziata dal posizionamento di boe segnaletiche gialle. Prosegue il sindaco Davide Bendinelli: «Ora tali boe, più volte riposizionate negli anni, hanno bisogno di essere nuovamente ripristinate e sistemate, ma, prima di procedere in questi termini, in un quadro normativo complicato, si ritiene di dover condividere il tema dell’individuazione di ruoli e delle competenze in ambito di delega demaniale, con gli altri enti preposti, per garantire la sicurezza ai bagnanti in primis e la corretta navigazione sul lago». Aggiunge: «Nell’ambito di un progetto di riqualificazione più ampio, il nuovo pontile di approdo, che sarà realizzato in sostituzione dell’attuale, esistente da decenni, contrariamente a quanto dichiarato dalle consigliere, manterrà la stessa funzione di approdo e sarà di dimensioni contenute, 8 per 3 metri, non ’notevoli’ , 11 metri, come sostengono. Non sarà soprattutto messa in discussione la sicurezza dei bagnanti». •

Barbara Bertasi

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