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Lago, eccellente qualità dell’acqua

Franzini durante un prelievo nel lago di Garda
Franzini durante un prelievo nel lago di Garda
Franzini durante un prelievo nel lago di Garda
Franzini durante un prelievo nel lago di Garda

Tutte aperte le 65 spiagge della Riviera degli olivi, con una qualità dell'acqua di balneazione definita «eccellente secondo la normativa». Lo spiega Giorgio Franzini, responsabile dell’Ufficio lago di Garda dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto (Arpav), dipartimento di Verona, che coordina i campionamenti cui sono sottoposte ogni anno le acque di questo bacino idrico. Il 15 maggio è ufficialmente iniziata la stagione balneare che durerà fino al 15 settembre. «A prescindere da quello che sarà l'effettiva fruibilità delle spiagge che», spiega Franzini, «è legata alle ordinanze comunali e regionali in materia di prevenzione dal contagio da Covid-19». Il responso di Arpav giunge a conclusione del 1°ciclo delle 6 indagini ordinarie, fatte tra il 12 e il 14 maggio, che termineranno a metà settembre. Si fanno una volta al mese, ma due in maggio, dovendosi prevedere la «preliminare» a 10 giorni dall'apertura. «A prescindere dalla nuova emergenza sanitaria, si opera ancora col supporto del 1° Nucleo mezzi navali guardia costiera-lago di Garda con sede a Salò che ci ha reso disponibili mezzi di dimensioni compatibili con le prescrizioni volte a salvaguardare i lavoratori da eventuali contagi. Sono unità nautiche lunghe nove o più metri che assicurano la distanza di sicurezza a due operatori Arpav», precisa. Finora si è lavorato in giornate nuvolose, ma pienamente accettabili» e i campioni sono stati portati al Dipartimento laboratori di Verona che ha dato quest'anno esiti molto veloci. «Il Ministero della salute», spiega il biologo, «ha infatti emanato una circolare che consente di usare metodi di indagine microbiologica più aggiornati. Bastano così tra le 18 e le 24 ore, invece che 48, per conoscere la situazione». Si è proceduto a scaglioni. «Il primo giorno siamo stati operativi in 28 punti tra Peschiera e Castelnuovo, Lazise e Bardolino», sottolinea. «Il secondo in 19 punti a Garda e a Torri, il terzo in 18 a Brenzone e a Malcesine. Si considerano, in primis, i parametri microbiologici che determinano l’eventuale chiusura temporanea o definitiva della spiaggia, ossia Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indicatori di un’eventuale contaminazione fecale. I valori», precisa, «devono essere, rispettivamente, inferiori a 1000 Ufc (Unità formanti colonia, ndr)/100 ml, e a 500 Ufc/100 ml. Non ci sono state variazioni apprezzabili tra i punti controllati. Per valutare l'impatto del turismo sulla qualità delle acque bisogna arrivare al termine della stagione balneare», dice. «Vedremo come andrà quest'anno. Per ora la scarsa presenza ha ridotto il disturbo alla fauna acquatica, specie pesci in fase riproduttiva». E prosegue: «Come da normativa, abbiamo misurato temperatura di aria e acqua, intensità e direzione della corrente, velocità e direzione del vento, altezza e direzione delle onde». Controllata poi l'eventuale presenza di residui bituminosi, vetro, plastica e altri rifiuti. «Non rinvenuti in zone di balneazione», dice. Monitorata la fioritura algale. «Lo abbiamo fatto visivamente il 12,13 e 14 maggio e, il 5 maggio, determinando i parametri di clorofilla, fitoplancton e solidi sospesi, con un campionamento integrato 0-20 metri (colonna di acqua, ndr) a centro lago». Sono all'altezza di Brenzone e Bardolino, il primo a 350 metri l'altro a 80. «Il Garda è infatti “funzionalmente” diviso in due corpi idrici separati da una montagna sommersa, una dorsale. I parametri sono risultati entro i valori delle medie stagionali. Il 5 maggio», precisa, «ci ha supportati Navigarda che, per garantire le distanze di sicurezza, ha reso disponibile una motonave invece del motoscafo». L'acqua quest'anno ha una trasparenza speciale. Molti pensano che sia la mancanza di imbarcazioni a determinarlo. Ma Franzini spiega: «L'effetto si vedrebbe a stagione inoltrata. L’'acqua risulta in ogni caso di circa 4 metri più trasparente rispetto alle medie stagionali perché tra marzo ed aprile non ci sono stati eventi meteorici violenti». •

Barbara Bertasi

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