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La Russia investe sul Monte Baldo

Sulla parete del bar sono raffigurati, in chiave naif gli animali del Monte Baldo FOTO PECORADmitrii Bobkov con la moglie SvetlanaLo storico albergo Baldo comprato dalla coppia russa
Sulla parete del bar sono raffigurati, in chiave naif gli animali del Monte Baldo FOTO PECORADmitrii Bobkov con la moglie SvetlanaLo storico albergo Baldo comprato dalla coppia russa
Sulla parete del bar sono raffigurati, in chiave naif gli animali del Monte Baldo FOTO PECORADmitrii Bobkov con la moglie SvetlanaLo storico albergo Baldo comprato dalla coppia russa
Sulla parete del bar sono raffigurati, in chiave naif gli animali del Monte Baldo FOTO PECORADmitrii Bobkov con la moglie SvetlanaLo storico albergo Baldo comprato dalla coppia russa

La Russia investe sul Monte Baldo, anche per una questione di «cuore». Dal mare di Barents al lago di Garda, dal gelido massiccio di Khibiny e da San Pietroburgo, Dmitrii Bobkov e la moglie Svetlana sono approdati nel «Giardino d'Europa» dove hanno scelto Ferrara di Monte Baldo per iniziare una nuova attività rilevando lo storico Albergo Baldo che domina piazza Generale Cantore. Sognano di crearvi il «polo» di riferimento di un «gemellaggio culturale» che valorizzi i collegamenti tra il loro Paese e l'Italia. Un'Italia che conoscono per le «memorabili vacanze» che vi hanno trascorso e perché lui da anni lavora nell'esportazione di caffè. «Ma è stata la passione per il vostro Paese a farci scegliere di investire qui», dice Bobkov. Per tre anni sono vissuti a Padova. Poi sono incappati in Ferrara di Monte Baldo ed è stato un «colpo di fulmine». Il piccolo centro li ha affascinati tanto che, saputo che l'Albergo Baldo era in vendita, hanno deciso di fare l'affare. «Un affare soprattutto di cuore», dice lui, «perché, senza il cuore, non si fa niente». Del resto anche lo stile adottato, tra il fiabesco e il romantico, con cui hanno ricreato vari interni, riflette qualcosa di personale. Le pareti dell'entrata e della sala da pranzo, ad esempio, sono una grande «tela» su cui gli artisti Sveta e Kiko Perotti, lei di Mosca e lui veronese, hanno dipinto, in «stile botanico» un’esplosione di crocus, rosa canina, genziane. Sono elementi della flora baldense reinventata accanto alla fauna locale. Perché sulla parete del bar sono raffigurati, in chiave naif, animali che degustano piatti tipici - come «polenta e funghi» o «cotechino con la pearà» - insieme agli animali «di casa»: la cagnetta Kleopa, giunta dalla Russia, e il gatto Murka, trovato a Brenzone. Un mix che incanta i bimbi e lascia di stucco. Racconta Dimitrii racconta: «Da una decina di anni frequentiamo l'Italia e abbiamo iniziato a cullare l'idea di costruire, nel nord Italia, in un punto raggiungibile da altri Paesi del nord un “villaggio russo” per far conoscere qui la nostra realtà. Quando ho iniziato a fare ricerche per concretizzare l'idea», ricorda, «mi sono imbattuto in un annuncio che proponeva l'acquisto dell'Albergo Baldo. Siamo venuti a Ferrara», racconta, «lo abbiamo visto e ci è piaciuto. Abbiamo incontrato il sindaco, Serena Cubico, e il vicesindaco, Paolo Rossi, e subito condiviso con loro e con la popolazione, la passione per questa “cittadina”. Dopo averci pensato da ottobre 2019 a febbraio 2020, ci siamo decisi. Purtroppo, quando siamo stati pronti per partire», si rammarica, «siamo stati costretti a rimandare l'acquisto a luglio per la pandemia». Posticipata anche l'apertura: «Avremmo voluto fosse a fine maggio 2020 ma siamo riusciti a esordire, con bar e albergo, in agosto e, col ristorante, ai primi di dicembre». Non hanno potuto finora portare avanti una loro «idea-cardine»: «Avevamo pianificato la festa dei 90 anni dalla nascita dell'albergo. Avremmo voluto organizzare una manifestazione che ricorda il nostro Capodanno e la Maslenitsa, un “carnevale” che facciamo a 40 giorni dalla nostra Pasqua. Rimanderemo», assicura. «Appena possibile programmeremo le serate a tema con cui desideriamo coinvolgere i ferraresi, i turisti e le famiglie russe che abitano nel Veronese. Ora sono aperti bar e albergo e il ristorante aprirà in aprile». «Finora ho trovato due sole grosse difficoltà», dice Bobkov. «Una è il freno imposto dalla pandemia e l'altra il fatto di essere dovuto stare lontano da Svetlana per mesi. La salutai a San Pietroburgo il 18 febbraio 2020 e l'ho accolta il 12 ottobre 2020, quando riuscì a prendere il primo aereo per l'Italia. Però» sorride, «mi è stata accanto una bella équipe e la gente col suo calore. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo pensato a come rinnovare l'albergo. Ho scelto il design suggeritomi da Sveta e Kiko Perotti. Ora Svetlana sta aggiungendo il suo tocco di creatività», dice indicando corone di pigne sui davanzali. Chiude Cubico: «L'insediarsi di una nuova impresa è sempre emozionante per un’amministrazione. Vedere che Ferrara di Monte Baldo è stata scelta per un investimento così importante da imprenditori che vengono da lontano rende ancora più orgogliosi. Auguro ai nuovi proprietari le soddisfazioni che meritano. Con il loro lavoro danno nuova vita a un ambiente storico rendendo ancora più accogliente il nostro centro storico». •

Barbara Bertasi

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