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La ricetta di Bonometti per far funzionare la Dmo

Il sindaco Roberto Bonometti
Il sindaco Roberto Bonometti
Il sindaco Roberto Bonometti
Il sindaco Roberto Bonometti

Anche il sindaco di Affi Roberto Bonometti interviene nel dibattito che sta tenendo banco in questi giorni in merito alla Dmo del lago di Garda. «Io voglio fare un richiamo alla lealtà verso il nostro territorio e i suoi interessi», afferma Bonometti. «Ci sono stati degli incontri e una votazione. Bene, ora iniziamo a lavorare e nello stesso tempo incontriamoci per trovare una quadra per il futuro stabile della Dmo. Lasciamo da parte i colori politici e lavoriamo per il bene comune». E aggiunge: «Era lampante fin dall’inizio che chi registra annualmente il 60 per cento del totale delle presenze turistiche e contribuisce al finanziamento per circa il 50 per cento delle risorse non sarebbe stato contento di avere solo un rappresentante su tre. Il ruolo dei Comuni dell’entroterra è quello di favorire la promozione del territorio tenendo conto del loro ruolo economico in chiave di sviluppo del turismo. Va valorizzata senza dubbio la professionalità e l’esperienza dei Comuni e degli enti rivieraschi che credo sia indispensabile per perseguire i grandi obiettivi che vogliano raggiungere. Non giova a nessuno fare barricate o proclami di belligeranza. Si deve avere rispetto di coloro che hanno lavorato e si sono impegnati per questa causa». Bonometti si chiede anche: «Forse abbiamo perso l’abitudine di convocare le parti e mettere sul piatto tutte le problematiche e le possibili soluzioni? Io propongo questa soluzione: inserire al vertice della Dmo tre membri di diritto, espressione dei Comuni che contano più presenze turistiche. Altri due membri dovrebbero essere eletti dall’assemblea tra quelli dell’entroterra. Le presenze dei turisti, sul nostro territorio, non dobbiamo considerarle scontate», chiosa il sindaco di Affi. «Bisogna meritarsele e noi amministratori pubblici abbiamo un ruolo fondamentale da svolgere in questo senso».

L.B.

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