<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La proposta dei pescatori per salvare le «aole»

Un alborella: è vietato pescarla
Un alborella: è vietato pescarla
Un alborella: è vietato pescarla
Un alborella: è vietato pescarla

Tutto pronto a Brenzone per la presentazione del «Progetto aola 2019», organizzata in sala civica domani alle 20.30 col patrocinio dell’amministrazione comunale. «Le associazioni Pesca sportiva del Garda, Santa Barbara, Dirlindana Club di Malcesine e Aquadive, in collaborazione con l’ittiologo Andrea Giacini, presenteranno la chiusura del progetto dopo gli ultimi sopralluoghi da parte di Aquadive sui siti interessati dalla sperimentazione», annunciano gli organizzatori. «Abbiamo aderito alla serata concedendo il patrocinio comunale», ha detto il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti, «visto che il progetto può avere un impatto positivo sul nostro territorio e sull’intero lago». Il progetto affronta il problema della quasi scomparsa dell’aola, uno dei pesci che ha nutrito generazioni di gardesani quaranta-cinquanta anni fa», hanno proseguito da Brenzone. Il tutto è stato realizzato in collaborazione col dottor Ivano Confortini, ittiologo della Provincia di Verona, e con vari sponsor pubblici e privati. Del resto, che le «aole», in italiano «alborelle», stiano scomparendo assieme al carpione, lo hanno certificato anche i dati dell’Appa, Agenzia provinciale per la protezione ambientale di Trento. «Il carpione è una specie presente solo nel lago di Garda», hanno scritto dall'Appa. «Un tempo abbondante, oggi è nella lista rossa dell'Unione internazionale per la conservazione della natura, delle specie in grave pericolo di estinzione. È ricercato per la qualità della sua carne e per l'alto valore commerciale nei mercati locali. Le cause che possono aver determinato il suo forte calo sono l'azione congiunta della pressione di pesca, il cambiamento chimico delle acque lacustri, le modificazioni delle aree di frega e della competizione con altri pesci». Nel tempo anche altri pesci hanno avuto forti cali numerici. Benché non a rischio di estinzione, in forte calo sono anche la trota lacustre e l'alborella. Infine, l'Appa ha evidenziato per l’alborella, «un forte calo generalizzato in tutto il suo areale di presenza». Per le «aole» esiste il divieto di pesca, sia professionale che sportivo-dilettantistica. Domani sera le proposte dei pescatori sportivi per evitare la scomparsa definitiva di questo pesce. •

G.M.

Suggerimenti