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La minoranza presenta un’interrogazione sulla Dmo del lago

È ancora polemica sull’attuale assetto della Dmo del Garda. In consiglio comunale è stata presentata un’interrogazione della minoranza guidata da Tommaso Bertoncelli, ex sindaco di Brenzone. L’interrogazione si è concentrata su vari aspetti, condivisi anche dalle minoranze di Malcesine, rispettivamente da Stefano Testa (Malcesine 2.0) e da Martina Gasparini (Vivere Malcesine 2019). «A rappresentare i 21 municipi sono stati eletti tre Comuni: Lazise, che ha più presenze turistiche annue (3.5 milioni, ndr), Bussolengo che ne ha 300 mila e Caprino Veronese (50 mila ndr). Salta subito agli occhi», sostengono dalla minoranza di Brenzone, «l'assenza di rappresentanza del medio-alto Garda che, da Bardolino a Malcesine, ha annualmente oltre 5.5 milioni di presenze e copre circa 50 chilometri di costa. Siamo allibiti e delusi», spiegano, «nel constatare che le convenienze politiche, gli accordi e le probabili promesse di contributi di esponenti della politica dal regionale a scendere, possano far dimenticare l'interesse per la propria comunità». Poi le domande: «Come mai si è giunti ad avere un solo rappresentate del lago, lasciando scoperta la zona centro-nord? Perché il Brenzone non ha chiesto per sé o per altri centri dell'alto Garda un posto nel direttivo della Dmo lacustre?». «L'amministrazione di Brenzone è al corrente delle lotte degli albergatori lacustri e dei sindaci per evitare un’unica Dmo Verona-centrica per salvaguardare le specificità del lago?». A rispondere a Bertoncelli è stato il sindaco. «Non corrisponde al vero che fosse stato trovato l'accordo su Malcesine, Lazise e Bussolengo», ha spiegato Davide Benedetti. «Ci sono state due riunioni per trovare un accordo e si è passati da nove candidature, tutte autorevoli, a una proposta che sembrava unitaria rispetto ai tre comuni poi votati. Caprino è rappresentativo perché ha ottenuto il voto di 14 amministrazioni su 18 votanti. Quando non si trova l'unanimità, come nella Dmo, si vota e si eleggono i rappresentanti. Se le regole non piacciono a qualcuno, perché non le ha modificate in precedenza visto che quando venivano decise, Bertoncelli era sindaco? Quanto a lotte o altro all'interno di Federalberghi, se Bertoncelli è a conoscenza di qualcosa lo dica».

G.M.

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