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«La mia croce si cancella» La denuncia di una donna manda il seggio nel caos

Una matita copiativa
Una matita copiativa
Una matita copiativa
Una matita copiativa

Questa volta la polemica sulle matite copiative e sul loro essere «indelebili» è scoppiata a Lazise, al seggio 2 del capoluogo. Intorno alle 18 di domenica una donna è uscita dalla cabina elettorale brandendo la scheda su cui aveva appena tracciato un segno, sostenendo che era cancellabile con una comune gomma. Che lei, peraltro, si era portata da casa proprio per fare questa prova. E per documentare quanto stava avvenendo avrebbe anche realizzato un video con il cellulare (contravvenendo alla legge), che successivamente il poliziotto in servizio per il controllo dell’ordine pubblico si è accertato fosse stato rimosso. Sono seguiti momenti di trambusto ed è stato chiamato un funzionario della prefettura per le opportune verifiche, durate circa un’ora. Lasso di tempo durante il quale la sezione 2 è stata chiusa provocando scompiglio e disagio alle persone in coda in attesa di votare, creando una lunga fila all’esterno del polo scolastico di località Pezza. Dagli approfondimenti condotti non sono tuttavia emerse anomalie: è stato redatto il verbale dell’accaduto e le schede della signora sono state annullate perché alterate. NON È la prima volta che vengono sollevati dubbi sulle matite utilizzate durante le elezioni, fornite dal Ministero dell’interno. Uno dei casi più eclatanti risale al 2016 (anche allora si votava per il referendum costituzionale) e aveva riscosso notorietà anche perché all’epoca la denuncia era arrivata dal cantante Piero Pelù, che sulla sua pagina Facebook aveva pubblicato la foto di una «x» tracciata su un foglietto bianco e poi cancellata con la gomma: sebbene il colore grigio fosse stato rimosso, il segno era però rimasto. La matita copiativa è infatti pensata per far sì che segni e caratteri, anche se parzialmente rimossi, rimangano visibili comunque a occhio nudo.

Katia Ferraro

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