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I vertici dell'impianto veronese

«La funivia di Malcesine è super controllata. Sconcertati per quel che è successo a Stresa»

La funivia di Malcesine e uno scorcio del panorama del lago di Garda
La funivia di Malcesine e uno scorcio del panorama del lago di Garda
La funivia di Malcesine e uno scorcio del panorama del lago di Garda
La funivia di Malcesine e uno scorcio del panorama del lago di Garda

Anche Verona è rimasta sconcertata di fronte alla tragedia accaduta ieri sulla funivia che collega Stresa con il Mottarone, sul lago Maggiore, dove una cabina è caduta nel vuoto, a causa di un cedimento di un cavo d'acciaio portante in uno dei punti più alti del percorso, provocando la morte di 14 persone con un bambino grave.

 

Particolarmente colpiti dall'episodio sono stati i vertici della funivia di Malcesine. «Siamo costernati per questo tragico incidente e manifestiamo il nostro profondo cordoglio per le vittime e vicinanza ai loro familiari», afferma a caldo Pier Giorgio Schena, presidente di Atf, Azienda trasporti funicolari Malcesine Monte Baldo, poco dopo aver appreso la terribile notizia.

 

«Dovranno essere appurate con esattezza le cause. Se l'incidente fosse stato provocato dalla rottura della fune portante, per questa tipologia di impianti si tratterebbe di un fatto più unico che raro», sottolinea Schena. «Abbiamo piena consapevolezza della fondamentale importanza delle manutenzioni e dei controlli periodici che i nostri tecnici responsabili osservano da sempre con la massima scrupolosità in osservanza delle prescrizioni normative a garanzia della più elevata sicurezza della funivia», precisa ancora il presidente di Atf.

 

L'impianto di risalita che collega il paese melsineo con la cima del Baldo ha riaperto i battenti solo due giorni fa, dopo oltre sei mesi di stop forzato a causa dell'emergenza sanitaria del Covid. La struttura gestita da Atf, era pronta per operare già durante le scorse festività natalizie, dopo aver eseguito le periodiche e approfondite manutenzioni ordinarie previste, ma la pandemia aveva bloccato tutti i piani.

 

Nelle scorse settimane, in almeno in un paio di occasioni l'azienda era di nuovo pronta per riattivare la funivia. In un primo momento sembrava dovesse riaprire il 12 maggio ma la mancanza di certezze dal punto di vista burocratico, con l'assenza dei necessari chiarimenti e delle specifiche disposizioni governative in merito all'esercizio degli impianti a fune con cabina chiusa riguardo le normative anti-Covid, aveva fatto desistere i vertici di Atf.

 

Finalmente, dopo la pubblicazione del decreto legge del maggio scorso, sabato scorso è arrivato il tanto atteso giorno della ripartenza, avvenuta dopo ulteriori, approfonditi e scrupolosi controlli sull'infrastruttura con regolari revisioni periodiche, con i primi turisti, stranieri compresi, saliti in quota in questo primo fine settimana. La funivia di Malcesine ora è aperta tutti i giorni dalle 9 fino alle 19. L'ultima corsa in salita da Malcesine è alle 17, mentre chi è a Tratto Spino può scendere a valle fino alle 18,45.

 

I viaggi dalla stazione di partenza fino in vetta sono ogni mezz’ora. Dalle 9,15 in poi, ogni ora, è prevista una corsa anche per passeggeri con mountain bike. Anche gli appassionati di parapendio possono usufruire del servizio funiviario. Sebbene la biglietteria della struttura rimanga aperta, dalla funivia consigliano fortemente l'acquisto anticipato dei ticket attraverso la prenotazione on line per garantirsi l'accesso e soprattutto per evitare code e assembramenti all'ingresso.

 

Per rispettare le necessarie limitazioni per affrontare l'emergenza sanitaria in atto, la capienza massima delle cabine è stata pressoché dimezzata: nel primo troncone, che dalla stazione di partenza in centro a Malcesine arriva a quella intermedia di San Michele, per ogni viaggio possono essere ospitati al massimo venti persone. Nel secondo, invece, possono salire in vetta fino a quaranta passeggeri. Prima dell'imbarco ai viaggiatori viene misurata la temperatura corporea e vengono adottate tutte le misure necessarie che prevedono il distanziamento. I mezzi di trasporto a fune, assicurano da Atf, oltre ad essere stati regolarmente revisionati nei mesi scorsi, vengono costantemente sanificati e durante le corse le finestre delle cabine rimarranno aperte per consentire il continuo ricambio dell'aria. •.

Emanuele Zanini

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