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La base «West Star» patrimonio del Comune

Uno dei grandi spazi sotterranei di West Star:  in primo piano i generatori di corrente
Uno dei grandi spazi sotterranei di West Star: in primo piano i generatori di corrente
Uno dei grandi spazi sotterranei di West Star:  in primo piano i generatori di corrente
Uno dei grandi spazi sotterranei di West Star: in primo piano i generatori di corrente

L’ex base nato West Star in seguito al completamento della procedura di accatastamento ora è definitivamente del Comune di Affi. La giunta comunale, infatti, ha approvato la delibera di presa in carico mediante il federalismo demaniale del bunker scavato nelle viscere del monte Moscal. Il Comune di Affi ha acquisito a titolo gratuito questo immobile, costituito da un sistema di tunnel scavati nel Monte Moscal e da alcune costruzioni esterne. L’ex base Nato è stata progettata tra il 1959 e il 1960 e costruita tra il 1960 e il 1966. Questa costruzione militare ha tre ingressi ed è stata concepita per resistere a esplosioni nucleari fino a una potenza di 100 kilotoni. West Star è stata una base di telecomunicazione, che conteneva impianti molto sofisticati in grado di collegarsi con tutto il mondo e in costante contatto con il Pentagono. West Star è il suo nome in codice, che significa stella d’occidente, nome scelto perché concepita in piena guerra fredda, per contrapporla al concetto di stella rossa. Nel 1996 è iniziato lo smantellamento degli impianti di comunicazione. Nel 2004 all’interno di West Star si è svolta l’ultima esercitazione. Tra il 2006 il 2007 è stata smobilitata. Questa enorme struttura si sviluppa su tre piani con una superficie coperta di 13mila metri quadrati e ha 110 stanze. Il bunker in caso di attacco atomico avrebbe dovuto garantire la sopravvivenza di oltre 300 persone, appartenenti ai vertici Nato, anche per più di un mese. Una cittadella sotterranea dove si lavorava 24 ore su 24. Questo sito oltre agli uffici, sale controllo e trasmissioni comprendeva impianti di ventilazione e idraulici, con una riserva d’acqua di 400mila litri; sala mensa da 200 posti, bar, palestra, cinema, stanza fumatori, dormitori e tutto il necessario per far vivere centinaia di persone impossibilitate ad uscire all’aperto. L’area dell’ex base militare conta anche 45mila metri quadrati di bosco. «Questo è un sogno che diventa realtà», dice il sindaco Roberto Bonometti, «nella nostra ex base militare West Star dobbiamo replicare il metodo organizzativo degli amici dell’associazione Bunker Soratte, che si trova in provincia di Roma. Abbiamo visitato questo sito, che è aperto al pubblico e ne siamo rimasti entusiasti». «Ho sempre considerato la base West Star una risorsa e una grande opportunità», ha aggiunto l’assessore Gianmarco Sacchiero, «qui si potrebbe organizzare un percorso museale dedicato alla Guerra Fredda. Un tema storico poco conosciuto che vale la pena divulgare». • L.B.

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