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L’ex base Nato diventa
il museo della Guerra

L’interno dell’ex base Nato sotto il monte Moscal
L’interno dell’ex base Nato sotto il monte Moscal
L’interno dell’ex base Nato sotto il monte Moscal
L’interno dell’ex base Nato sotto il monte Moscal

L’associazione «Bunker Soratte» sarà braccio destro del Comune nella gestione e valorizzazione dell’ex base Nato West sotto il monte Moscal. Si tratta dell’organizzazione che gestisce la base militare ipogea scavata nelle viscere dell’omonimo monte, situata a di Sant'Oreste in provincia di Roma, collaborerà con il Comune di Affi per la valorizzazione dell’ex base Nato West che si trova sotto il monte Moscal.

Lo ha affermato Gregory Paolucci presidente dell’associazione culturale «Bunker Soratte» nella conferenza sul tema «L’esperienza del bunker Soratte nel futuro della base West Star, Come si fa a riaccendere una stella?» svoltasi nell’aula consiliare.

«Questo è un sogno che diventa realtà», ha detto il sindaco Roberto Bonometti- «nella nostra ex base militare West Star dobbiamo replicare il metodo organizzativo degli amici venuti da Roma. Abbiamo visitato questo sito e ne siamo rimasti entusiasti». L’assessore Gianmarco Sacchiero ha aggiunto: «Io ho sempre considerato la base West Star una risorsa e una grande opportunità. Qui si potrebbe organizzare un percorso museale dedicato alla Guerra Fredda. Un tema storico poco conosciuto e di cui si deve prendere conoscenza. Ma la Guerra Fredda è veramente finita?», si è chiesto Sacchiero.

«Affi e Sant’Oreste si assomigliano anche dal punto di vista demografico hanno circa tremila abitanti entrambi», ha detto Gregory Paolucci, «il monte Soratte è alto circa 700 metri quasi quanto il monte Moscal. La nostra associazione che gestisce le viste nell’ex base militare del monte Soratte, acquisita dal comune di Sant’Oreste in provincia di Roma, con il quale abbiamo una convenzione fino al 2024, è composta da 72 volontari, per la maggior parte studenti universitari. La base si sviluppa in un’area di 44 ettari e una superfice coperta di 34 mila metri quadrati e 4 chilometri di corridoi e tunnel. Nel 2016 abbiamo avuto 18.500 visitatori, dal 2010, quando sono iniziate le visite, che anno dopo anno aumentano, i visitatori sono stati oltre 40mila. Questo movimento turistico ha creato in paese un interessante indotto economico che è molto apprezzato dalla popolazione locale. La base è visitabile ogni fine settimana. Durante la settimana vengono organizzate le visite per le scuole. Nella struttura abbiamo realizzato un percorso storico che comprende il periodo della Seconda guerra mondiale la Guerra fredda. Collaboriamo anche con l’Esercito e l’Aereonautica militare che ci forniscono anche materiale per arricchire la mostra nella base. La parte del bunker che ospita il rifugio antiatomico è uguale a quello della base di Affi », ha concluso, Paolucci «non ho la ricetta di come si possa riaccendere la stella di West Star».

«Mi auguro che si possa promuovere anche ad Affi un’associazione come quella che si occupa del bunker del monte Soratte» ha affermato il generale Gerardino De Meo, ultimo comandante di West Star e dal 2015 impegnato assieme all’Amministrazione di Affi per l’acquisizione dell’ex base Nato, «Nel bunker antiatomico tedesco di Ahrweiler, vicino Bonn, sono stati resi visitabili solo 230 mt su due piani, dei 17 Km di gallerie di cui dispone. Dalla sua apertura, circa un decennio fa, ad oggi ha avuto oltre 600.000 visitatori. Preoccupano i suoi costi di riattivazione ma un’oculata gestione e l’ingresso di sponsor, di sicuro potranno fronteggiare questo spauracchio- e ha concluso- West Star non appartiene solo ad Affi, ma alla Storia dell’umanità». L.B.

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