Il lago di Garda mai così basso da più di 20 anni: venerdì 24 febbraio il livello dell'acqua ha raggiunto quota 46 cm sopra lo zero idrometrico, tale e quale alle misurazioni del 24 febbraio 2002. Lo si vede a occhio nudo che il lago è basso, lo si sente sotto i piedi passeggiando su spiagge e litorali che un anno fa non c'erano (quando il livello viaggiava stabile sopra i 106 cm) e che quasi mai ci sono stati negli ultimi decenni: il paesaggio già lunare è reso ancora più visivamente desolante dalla fioritura largamente anticipata dell'alga clorofita, volgarmente nota come ranino, che già colora di verde i sassi e la costa nell’acqua bassissima.
Emblema di questa drammatica siccità è l'isola dei Conigli, o isola San Biagio, di fronte a Manerba, sulla sponda bresciana del Benaco, che pure d'inverno è rimasta una penisola, ovvero: ci si arriva comodamente a piedi.
A chi appartiene l'isola di San Biagio
Anche ieri, 24 febbraio, per tutta la giornata centinaia di persone hanno attraversato la spiaggia, il campeggio e percorso l'istmo riaffiorato per raggiungere l'isolotto, dove per la cronaca è già stato aperto il chiosco (che invece apriva a primavera inoltrata).
L'isola di San Biagio, ricordiamo, è parte delle proprietà dell'omonimo campeggio: sarebbe aperta al pubblico solo d'estate, gratuita per i clienti del camping ma con pagamento di un ticket d'ingresso (5 euro) per gli ospiti esterni. Come riferito dal sindaco Flaviano Mattiotti, l'ingresso per ora continuerà ad essere gratuito.
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Un po' di storia
La storia dell'isola si perde nei secoli, quando sulla terraferma sorgeva una villa nota come Belgioioso e sull'isolotto ci si dedicava alla caccia: fu proprietà privata fino al XVI secolo, poi comunale fino all'Ottocento e di nuovo privata alla fine del XIX secolo. Sarebbe stata acquisita dalla famiglia della fabbrica d'armi Breda e fino alla seconda guerra mondiale riconvertita a poligono di tiro e luogo dove testare le armi: poi è arrivato il turismo, negli anni Sessanta ha aperto il campeggio, dai primi anni Duemila è stata aperta anche agli «esterni» (ma con biglietto d'ingresso).
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Assalto di turisti, pronto il piano sicurezza
Ora è diventata l'attrazione numero uno del Garda: tra oggi e domani, domenica 26 febbraio, sono attese (di nuovo) migliaia di persone. Il Comune si prepara all'invasione e ha organizzato un piano di sicurezza che coinvolge Polizia locale, Protezione civile, ambulanze e volontari.
Il livello del lago ha recuperato uno o due centimetri nelle ultime ore e l'acqua, in alcuni tratti, ha coperto l'istmo che conduce all'isolotto. Cosa che non ha comunque fatto desistere i curiosi. Resta da vedere se il rialzamento continuerà.
Ma il fenomeno ha anche risvolti positivi nell’immediato: «Dobbiamo pensare positivo - è il pensiero di Nunzio Franza, ristoratore di Montinelle - e approfittare dell'opportunità come richiamo turistico: domenica scorsa abbiamo avuto 280 clienti, mai così tanti in un giorno di febbraio».