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Interrogazione del Pd regionale sull’ospedale

L’ingresso dell’ospedale
L’ingresso dell’ospedale
L’ingresso dell’ospedale
L’ingresso dell’ospedale

«Quando sarà data piena attuazione alle schede ospedaliere del Piano socio sanitario 2019-2023 per garantire la totale attivazione dei posti previsti per l'ospedale di Malcesine?». A chiederlo all'assessore alla sanità Manuela Lanzarin sono i consiglieri regionali del Pd Veneto, Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni, attraverso un'interrogazione. «Questo ospedale», aggiungono i due esponenti del Partito democratico, «rappresenta un punto di riferimento sanitario per l'area dell'alto Garda e per i milioni di turisti che visitano questo territorio. La struttura è inoltre da anni riconosciuta a livello nazionale come centro di riferimento per lo studio e la cura degli esiti tardivi della poliomielite ed è un fondamentale presidio medico per i pazienti affetti da tali patologie, residenti nel Veneto ed in altre regioni d'Italia», ricordano i consiglieri Dem. «Eppure», sottolineano Bigon e Zanoni, «le schede ospedaliere previste nel piano socio sanitario 2019-2023 restano in larga parte inattuate. Prevedono per l'ospedale di Malcesine 50 posti letto dedicati al recupero e alla riabilitazione funzionale più 30 addizionali a disposizione dei pazienti extraregione e altri 12 destinati all'ospedale di comunità. Ad oggi risultano attivati solo 25 posti letto (29 in realtà, secondo quanto riferito dall'Ulss 9 Scaligera, ndr) e mancano ancora tutti e 30 i posti letto previsti per i pazienti da fuori regione, con circa 800 persone con disabilità in lista di attesa per il ricovero. Già per due volte, tra 2019 e 2020», ricorda nello specifico Bigon, «ho presentato l’interrogazione, ma senza riceve risposta su questo grave disservizio. Adesso vogliamo certezze sul futuro di questo importante polo sanitario». Il tema legato al nosocomio di Val di Sogno, tra l'altro, è stato dibattuto alcune settimane fa anche in Senato attraverso un'interrogazione di Aurora Floridia, senatrice malcesinese di Europa Verde, per sollevare la questione, a cui aveva replicato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Quest'ultimo aveva sottolineato, tra l'altro, che «è necessario un ulteriore incremento di organico nella dirigenza medica e delle professioni sanitarie, fisioterapisti, infermieri e operatori sociosanitari». Aggiungendo che «le modalità di accoglimento dei pazienti sono state recentemente riviste a favore di un progressivo azzeramento del tempo medio di attesa per il ricovero». Nel frattempo tra poco più di una settimana, ovvero giovedì 23 verrà espletata la prova di selezione del direttore di struttura complessa di riabilitazione. •.

Emanuele Zanini

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