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Incitava i centauri a correre di più

Il cartello (in dialetto) posto dal fotografo in prossimità di una curva
Il cartello (in dialetto) posto dal fotografo in prossimità di una curva
Il cartello (in dialetto) posto dal fotografo in prossimità di una curva
Il cartello (in dialetto) posto dal fotografo in prossimità di una curva

Un fotografo amatoriale che incoraggiava i motociclisti ad aumentare la velocità sulle curve della Caprino-Spiazzi è stato colto in flagrante dalla Polizia locale e multato e ammonito per questa attività pericolosa non solo per sé ma anche per le altre persone. Da qualche settimana un giovane veronese pubblicizzava su Instagram, Facebook e con uno striscione posto sulla Caprino-Spiazzi, la sua attività amatoriale di fotografo, istigando i motociclisti ad accelerare con la scritta «Celera! #fullgass» con delle emoticon che simulano l’accelerata. Un’attività gratuita, a dire del giovane, fatta con passione e per regalare una «una foto ricordo» ai bikers che frequentano la zona. Proprio su questa affermazione il comandante della polizia locale di Caprino Veronese, Ferdinando Pezzo, ha rimarcato: «Stiamo parlando della vita delle persone, lì, sulla Caprino-Spiazzi, di foto ricordo ce ne sono a sufficienza e si chiamano lapidi. È vergognoso mettersi in curva e invitare i motociclisti a prendere maggiore velocità. Non dobbiamo pensare sempre e solo alla nostra passione adrenalinica, ma all’incolumità di tutti gli utenti della strada». L’altra domenica il giovane è stato colto in flagrante nella sua attività: la scritta campeggiava sul cartello posizionato prima di una curva pericolosa sulla strada provinciale 8 del Baldo, nel Comune di Caprino. Si tratta di una strada molto conosciuta, spesso, come ricorda il comandante Pezzo, a causa di corse condotte da «motociclisti spericolati e spregiudicati, volutamente ignari del fatto che la strada non è di proprietà esclusiva ed è quotidianamente percorsa da automobilisti, autisti, autotrasportatori, altri motociclisti e cicisti». Non era però l’unico punto di scatto: la seconda postazione scelta dal fotografo era la curva che si trova dopo il paesino di Spiazzi. Oltre alle indicazioni su dove farsi trovare, sui social network venivano forniti anche consigli per ottenere una foto migliore e l’incoraggiamento di dare il 101% in curva. Al giovane è stata notificata una sanzione amministrativa di 400 euro per pubblicità abusiva ed è stato diffidato dal comandante Pezzo a effettuare qualsiasi attività che possa comportare pericolo per sé e per gli altri utenti della strada, oltre a vietare la pubblicazione e la diffusione di immagini di veicoli senza preventiva autorizzazione. Dopo l'identificazione e l’attribuzione dei profili social da lui gestiti, lo stesso fotografo amatoriale avrebbe riconosciuto che la sua attività poteva essere di incitamento ai motociclisti che, sapendo della sua presenza in corrispondenza della curva, e accogliendo l'invito scritto a lettere cubitali sul cartello, avrebbero ancor più accentuato le loro manovre al fine di farsi immortalare dall'obiettivo della macchina fotografica. «Noi come forza di polizia effettueremo controlli spesso e volentieri. Lo dobbiamo ai nostri angeli che stanno in cielo», prosegue il comandante. «Lo dobbiamo ai ragazzi che hanno perso la vita a causa di questa stupida sottovalutazione del pericolo. Il limite di quella strada è ben evidente e va rispettato, va rispettato il codice della strada, così come altre persone». «La polizia locale di Caprino Veronese», conclude Pezzo, «non cesserà dall'effettuare controlli e dal contrastare fenomeni che creano pericolo per tutti gli altri utenti della strada, che è di tutti. Ci vuole rispetto». Le azioni in atto e i progetti per la sicurezza di quella strada sono diversi: vengono effettuati continui controlli da parte delle forze dell’ordine su una zona che rimane un pensiero fisso dell’amministrazione. «Da anni stiamo lavorando con la polizia locale e i carabinieri per controllare quella strada, soprattutto il sabato e la domenica», afferma il sindaco Paola Arduini. «Aver scoperto che c’è anche qualcuno che invita, anzi stimola a correre in cambio di fotografie, per noi è stata una doccia fredda. Tutto quello che stiamo facendo da anni è volto ad evitare che si mettano in pericolo la propria vita e sicuramente anche quella degli altri. Abbiamo tanti ciclisti, turisti anche della fede che vanno alla Madonna della Corona e i residenti da tutelare. Voglio fare i complimenti al comandante e alla polizia locale per aver beccato questo ragazzo che so essersi scusato. Ccertamente, però, non sono cose da fare. Abbiamo in previsione di posizionare un autovelox di quelli fissi, come deterrente». Dopo quanto accaduto, pare infatti che il giovane si sia scusato sui social network e abbia cancellato tutte le foto, rendendo infine privato il profilo Instagram. •

Adele Oriana Orlando

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