Il ricordo di Greta Nedrotti e Umberto Garzarella resterà in tutti i sensi nel cuore della gente, grazie a cinque defibrillatori che da ieri, giovedì 10 novembre, sono in dotazione su altrettanti mezzi nautici della Guardia Costiera di stanza a Salò. I dispositivi salvavita, insieme ad un etilometro, sono stati consegnati dall’amministrazione comunale, in una breve ma significativa cerimonia alla sala dei provveditori in municipio. Presenti anche i familiari dei due ragazzi travolti e uccisi su una barca nella notte tra il 19 e il 20 giugno 2021 nel golfo di Salò, dal motoscafo di due turisti tedeschi.
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Defibrillatori acquistati con il risarcimento ottenuto dal Comune
«Si tratta di apparecchiature acquistate grazie all’indennizzo ricevuto a seguito della costituzione di parte civile nel processo penale sull’incidente nautico», ha ricordato il sindaco del Comune di Salò Gianpiero Cipani alla consegna. Il Comune ha ritenuto di destinare la somma ottenuta per finanziare la sicurezza della navigazione nel golfo: «La disgrazia ha colpito tutta la nostra comunità e per questo - ha ricordato Cipani - un anno fa ci costituimmo parte civile nel processo contro i due imputati e in sede di condanna ci fu liquidata una somma di 20 mila euro di risarcimento. Abbiamo ritenuto doveroso mettere a disposizione questo imposto per acquistare e donare in comodato strumenti utili per aiutare la Guardia costiera alla salvaguardia di vite umane. Un ringraziamento doveroso in questo frangente - ha aggiunto - va anche alla Comunità del Garda che decenni fa ebbe l’idea di portare sul Garda proprio il servizio di vigilanza della Guardia costiera».
Presente nell’occasione a Salò anche l’ammiraglio Piero Pelizzari, direttore Marittimo del Veneto e Comandante della Capitaneria di Porto di Venezia.
L'incidente nautico sul Garda nel giugno 2021
Il dramma nelle acque del Garda si è consumato la sera del 19 giugno 2021. Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella di 37, sono stati travolti da un motoscafo mentre si trovavano a bordo di una piccola imbarcazione di legno di proprietà del ragazzo, ferma nel golfo di Salò. A bordo del motoscafo i due turisti tedeschi Patrick Kassen, l’uomo che si trovava alla guida del fuoribordo Riva, e Christian Teismann, il proprietario del motoscafo.
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La condanna al processo di primo grado
Lo scorso 21 marzo il tribunale di Brescia ha condannato a 4 anni e 6 mesi Patrick Kassen e a 2 anni e 11 mesi Christian Teismann. I due turisti tedeschi, al termine del processo, celebrato davanti alla prima sezione penale del tribunale di Brescia, sono stati condannati per omicidio colposo e naufragio colposo, mentre entrambi sono stati assolti dall’accusa di omissione di soccorso.
La richiesta d'appello dei due tedeschi
L’atto è stato depositato, in due momenti diversi, ma sia Kassen che Teismann hanno chiesto l'appello. La procura di Brescia che per i due aveva chiesto una condanna più pesante (sei anni e mezzo per Kassen e quattro anni e due mesi per Teismann), non ha invece presentato appello.
Nel ricorso le difese dei due turisti tedeschi contestano non solo la ricostruzione fatta dal giudice nelle motivazioni, ma anche la pena detentiva inflitta.
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