<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

In paese raddoppiano i contagi ma riapre la scuola elementare

La scuola elementare di Torri: domani gli alunni torneranno in classe
La scuola elementare di Torri: domani gli alunni torneranno in classe
La scuola elementare di Torri: domani gli alunni torneranno in classe
La scuola elementare di Torri: domani gli alunni torneranno in classe

I bambini della scuola elementare di Torri torneranno regolarmente in classe stamattina. Finisce, almeno per ora, lo stop alle lezioni imposto dal sindaco a causa dei contagi da Covid-19. Rispetto al riavvio post-natalizio a livello nazionale, gli alunni di Torri hanno avuto una settimana in più per stare tra le mura domestiche, ma non certo per una felice circostanza. Infatti il 5 gennaio scorso il sindaco Stefano Nicotra, con un’ ordinanza «contingibile e urgente» emanata «a causa della gravità della situazione Covid e della quantità di malati e di positivi in paese», com’era stato spiegato, aveva dato le «disposizioni comunali per il contenimento della diffusione del Covid-19, per quanto riguarda la scuola e i centri abitati». Così da lunedì 10 a venerdì 15 gennaio era stata disposta la chiusura di tutte le classi della scuola primaria di primo grado di Torri, la chiusura dei parchi giochi pubblici del capoluogo, di Albisano e Pai e, in particolare, del parco area castello scaligero, del parco giochi Villa Melisa, del parco giochi di via San Zeno di fronte al cimitero di Albisano, del parco giochi di via Manzoni a Pai. Torri era stato l’unico paese, su 98 nel Veronese, a mantenere le scuole chiuse come però avevano fatto altri sindaci in molti comuni d’Italia, instaurandosi di fatto un braccio di ferro con il governo nazionale. A Torri era stata prevista inoltre la «chiusura temporanea del palazzetto comunale, della palestra con contestuale sospensione di attività sportive, allenamenti e competizioni. La scuola elementare di Torri, dunque, da oggi funzionerà regolarmente. Ma la domanda che corre in paese, dove peraltro non ci sono state formali proteste per la chiusura, al netto dei disagi per le famiglie è: fino a quando? Sul punto però nessuno, né in municipio né a scuola, intende aprire bocca per evitare ulteriori polemiche. Ma a parlare, e piuttosto chiaramente, sono i dati sui contagi. Se si analizzano quelli della provincia di Verona i numeri sono preoccupanti e di certo l’area del Garda non fa eccezione. In questo contesto, grazie forse anche proprio alla chiusura di una settimana, Torri è il paese messo meno peggio di Garda e di Costermano, che sono le altre sedi dell’istituto scolastico. A Torri c’erano infatti, secondo i dati di venerdì 14, 104 positivi che equivale a un numero di contagiati del 30,36 per mille abitanti. A Garda i numeri sono peggiori: 224 i positivi con tasso del 47,08 per mille. A Costermano ancora peggio: 240 i positivi e 55,08 i contagiati rispetto a mille abitanti. Ma non è tutto. A Bardolino 373 positivi e 47,84 i positivi per mille abitanti, a Lazise le due cifre sono rispettivamente di 364 e 48,28 mentre a Castelnuovo 766 positivi con il 51,49 per mille. A Peschiera 602 i contagiati e tasso al 53,84 per mille. Bene invece, rispetto agli altri, Brenzone e Malcesine: 70 positivi e 27,71 nel secondo paese dell’alto lago e 88 col 23,82 per mille nel centro più a nord. A livello nazionale il governo non vuol per ora ricorrere alla didattica a distanza ma la realtà è che con questi numeri si rischia la chiusura a causa dei contagi visto che, con due positivi, alle elementari l’intera classe finisce in quarantena. Oggi saranno dunque interessanti i numeri che i genitori comunicheranno alle segreterie delle scuole perché, in tutti i comuni, ci sono già famiglie che hanno bambini positivi e hanno chiesto la didattica digitale integrata a distanza.•.

Gerardo Musuraca

Suggerimenti