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Il sindaco è cugino del nuovo ministro

Il sindaco di Pastrengo Gianni TestiIl nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco
Il sindaco di Pastrengo Gianni TestiIl nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco
Il sindaco di Pastrengo Gianni TestiIl nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco
Il sindaco di Pastrengo Gianni TestiIl nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco

Il nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, non solo ha origini venete (è nato e cresciuto a Trichiana, paesino in provincia di Belluno), ma ha anche un legame con il territorio gardesano: a Pastrengo vive la zia materna Nerina Ferigo, madre del sindaco del paese Gianni Testi. Legami di parentela che pochi conoscono perché la famiglia, come lo stesso ministro, è molto riservata. «Caspita l’avete scoperto, speravo di rimanere fuori dai riflettori», esclama al telefono il primo cittadino di Pastrengo, che pur volendo tenere un basso profilo non può fare a meno di esprimere il suo orgoglio per l’importante incarico a cui è stato chiamato il cugino. Sia per la differenza di età (Testi ha 44 anni, il ministro Franco 67, ndr) che a causa degli impegni e della distanza non si vedono spesso, ma i rapporti sono ottimi. «Mio cugino abita a Roma da molti anni, da quando ha iniziato la sua carriera nella Banca d’Italia (di cui è stato direttore generale fino alla nomina a ministro, ndr). Finché il lavoro lo permetteva facevamo i raduni di famiglia a Trichiana in occasione delle feste. Ogni tanto passa anche di qua a trovarci», racconta il sindaco, lasciandosi andare a qualche considerazione sulla scelta della persona che avrà un ruolo chiave nella ripartenza dell’Italia e nella gestione dei miliardi del Recovery Fund (più correttamente Next Generation Eu), il piano di aiuti europei per la ripresa economica post-Covid. «La nomina di mio cugino da parte del presidente del Consiglio Draghi era scontata», afferma Testi, «è sempre stato un suo stretto collaboratore, ha un’altissima professionalità nel panorama italiano dell’economia e della finanza. È una persona rispettabilissima, che si è dedicata al lavoro con estrema cura, lontano dai riflettori, anzi meno ne ha meglio lavora. Da buon bellunese è molto riservato, lo stimo molto». Per congratularsi, Testi gli ha inviato un messaggio di «in bocca al lupo», augurandogli buon lavoro e appellandosi a lui con un «salvaci tu» finale. «Devo ancora sentirlo a voce perché sono giorni molto intensi per lui. È la persona giusta al posto giusto, non ho dubbi sulle sue capacità di riuscire a gestire il ministero», prosegue Testi, «l’unica incognita è la composizione di governo: un mix così variegato di politica e figure professionali che staccano nettamente dalla politica immagino creerà enormi difficoltà nel prendere decisioni». Stando attento a non sconfinare nella vita privata, come aneddoto sul cugino il sindaco di Pastrengo riferisce dell’amore per la montagna dove è cresciuto. «È un “belumàt” come si dice nel dialetto locale: i bellunesi vengono definiti anche dolomitici, come se fossero fatti della stessa roccia delle loro montagne. Posso assicurare che anche mio cugino è forte e tutto d'un pezzo». Qualcuno si chiederà se avendo un legame con il territorio gardesano sia immaginabile un’attenzione particolare da parte del neo ministro, magari proprio per lo stanziamento di parte delle risorse europee che già alcuni parlamentari veronesi hanno rivendicato per il rifacimento del collettore fognario del Garda. «Oltre ad essere riservato, Daniele è una persona molto oggettiva e imparziale», risponde Testi, «conosce il nostro territorio e se reputerà l’opera essenziale sono sicuro non lesinerà in tal senso». Anche Nerina Ferigo, mamma del sindaco e zia del ministro, è originaria di Trichiana, ma da oltre cinquant’anni è pastrenghese, essendosi trasferita dopo il matrimonio con Remo Testi. Di poche parole, conferma l’emozione per l’incarico ricevuto dal nipote: «È una persona cristallina, competente. È venuto più volte a Pastrengo, ci vediamo, la nostra famiglia è molto unita. Mi spiace solo per mia sorella che non c’è più: sarebbe stata molto orgogliosa di lui». •

Katia Ferraro

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