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Monte Baldo

Il rifugio Chierego cambia gestione: nuovo contratto per 12 anni

Il rifugio Chierego
Il rifugio Chierego
Il rifugio Chierego
Il rifugio Chierego

Il rifugio Chierego cambia gestione, ora affidata ad Alberto Bullio e ai suoi soci.

Con la determina numero 32 dell’8 giugno scorso, l’area tecnica della Unione Montana del Baldo-Garda ha chiuso la pratica inerente «l’affidamento della gestione del rifugio alpino Giovanni Chierego, situato nel comune di Brenzone in località Costabella», come tecnicamente recitava il titolo del bando. I concorrenti in gara erano tre e il valore stimato, visto che il contratto avrà la durata di ben 12 anni, era complessivamente di poco più di 1 milione 775 mila euro, Iva compresa.

«A seguito delle offerte presentate dai concorrenti», hanno fatto sapere dalla Unione Montana, «la commissione ha proposto di aggiudicare la concessione del Rifugio Chierego ai concorrenti Alberto e Fabio Bullio, Carlo Battistoli, Nicolò Toffali, i quali hanno prodotto la migliore offerta tecnica ed economica totalizzando, a seguito della doppia riparametrazione prevista dal disciplinare di gara, 100 punti su 100». Le caratteristiche per cui la cordata ha vinto sono nel verbale di gara: «gestione del rifugio secondo le modalità e i contenuti indicati nella proposta tecnica, varie migliorie alla struttura da realizzare nel corso dei primi 5 anni di gestione, un rialzo del 46 per cento sull'importo a base di gara del canone annuo di gestione», che era di 16 mile 363 euro oltre all’Iva e che, pertanto, è ora di 23 mila 889,98 euro, oltre Iva ogni anno. Da notare che, tra i documenti di gara, era previsto anche il piano economico finanziario che prevede, a carico del concessionario, anche «alcuni interventi di manutenzione straordinaria per un importo massimo di 45 mila euro e spese di avviamento della struttura per un importo massimo di 25 mila euro». Insomma: chi si è aggiudicato il Chierego dovrà investire 70 mila euro tra manutenzione a avviamento. La cosa però non spaventa il capo della cordata, Alberto Bullio. Il giovane, che è tra l’altro assessore nel Comune di Costermano e titolare di un albergo a Torri, è entusiasta del risultato. «Il rifugio è in condizioni buone. Essendo l’inizio di una lunga gestione che durerà 12 anni l’intenzione è quella di migliorare la struttura e investire cercando di farla diventare un punto di riferimento per gli escursionisti del Baldo», ha spiegato. «Grazie all’investimento che sta effettuando la Funivia di Malcesine con la realizzazione di una nuova funivia da Prada ai Fiori del Baldo, sicuramente ci sarà un importante incremento nel turismo: noi saremo pronti ad accogliere chi arriverà mettendo in campo la nostra esperienza sia nel settore ristorativo, che in quello ricettivo».

Contento anche il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti. «Il Chierego, assieme al rifugio Telegrafo, è il più importante e noto esistente sul monte Baldo e considero questo investimento molto importante per la montagna veronese», ha detto il primo cottadino e vicepresidente della Unione Montana. «Come Unione Montana», ha aggiunto, «avevamo investito di recente circa 50 mila euro per sistemare la strada di arrivo al Chierego. E’ fondamentale adesso avviare questi servizi a beneficio dei turisti che, a piedi o con la funivia di Prada- Costabella che noi, assieme al Comune di San Zeno e, soprattutto, con la Funivia di Malcesine, stiamo lavorando per riattivare, potranno arrivare in quota. Con il Comune di San Zeno, comproprietario al 50 per cento della funivia di Prada», ha chiuso Benedetti, «vogliamo investire anche per sistemare il Baito Turri, che si trova all’arrivo della seggiovia della Prada- Costabella. In questo modo potremo completare le offerte dei rifugi in cima al Baldo».

Gerardo Musuraca

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