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Il fenomeno della ludopatia Se ne parla in un convegno

Ludopatia, una patologa in crescita che può causare danni dirompenti in ambito famigliare e sociale . È il tema dell’incontro che si terrà stasera alle 20,30 in sala civica di Costermano. In Italia nel 2018 erano 800 mila le persone affette da ludopatia, dipendenza patologica dal gioco d’azzardo, e altri 2 milioni sono soggetti a rischio, molti nel Veronese. In entrambi in casi la patologia è in forte crescita, nel Veronese nel 2018 si sono spesi in giochi d’azzardo più di 1,3 miliardi di euro tra slot machine, gratta e vinci, lotterie e scommesse : 1.500 euro a testa. Per discutere le conseguenze dirompenti e devastanti della malattia, in ambito familiare e sociale, capirne i meccanismi e mettere in guardia dai danni che può causare a persone e comunità è stato organizzato il convegno. Ai saluti di Franco Ferrarini, presidente di Valpolicella Benaco Banca, di un componente di Pensiero Solidale Onlus e del sindaco Stefano Passarini interverranno il giornalista Marco Dari Mattiacci, che presenterà il suo volume «La dea bendata. Viaggio nella società dell’azzardo». È previsto poi l’intervento dello psicologo Simone Feder, coordinatore «No Slot» e ed «Area giovani e dipendenze» dalla Casa del Giovane di Pavia. Partendo dalla discussione sul libro, si analizzerà il fenomeno della ludopatia, patologia spesso sottovalutata che causa problemi economici e squilibri nella vita di relazione. Il volume fotografa la situazione in Italia, primo mercato dell’azzardo in Europa terza impresa del Paese con oltre il 5% del Pil.

B.B.

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