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Il Covid stronca Adriano Banterla, il mondo del florovivaismo è in lutto

Adriano Banterla
Adriano Banterla
Adriano Banterla
Adriano Banterla

Il mondo del florovivaismo veronese perde una delle sue figure più rappresentative. Adriano Banterla, 68 anni, titolare assieme ai due fratelli, Fabrizio e Maurizio, e al cugino Gianni della storica azienda Vivai Fratelli Banterla della frazione di Incaffi, è morto sabato sera all’ospedale di Peschiera dove era ricoverato da circa 40 giorni in Terapia intensiva a causa del Covid.

Nonostante le due dosi di vaccino, a fine novembre Adriano aveva iniziato ad accusare i primi sintomi del virus e la situazione si è poi aggravata al punto da dover essere ricoverato alla clinica Pederzoli. Le sue condizioni di salute erano risultate purtroppo subito critiche tanto da consigliare ai medici di intubarlo nel disperato tentativo di salvargli la vita.

Malgrado le cure, il Coronavirus ha avuto purtroppo la meglio e l’imprenditore è deceduto lasciando nella disperazione la moglie Ivana e i sei figli, Francesca, Adriana, Chiara, Stefano, Annalisa e Paola.

«Adriano», racconta addolorato il fratello Fabrizio, «non soffriva di patologie particolari, era un salutista e in azienda era uno dei più esperti. Lui, infatti, era noto per le sue capacità nella progettazione e realizzazione di parchi e giardini in Italia e anche all’estero. La sua morte lascia in tutta la nostra famiglia un vuoto incolmabile».

Il lutto ha colpito anche l’Associazione Florovivaisti Veneti, di cui i Banterla sono stati soci fondatori e di cui Fabrizio da alcuni anni è consigliere. Quella dei Banterla è una delle dinastie storiche del vivaismo veronese. Nel 2021 l’azienda ha festeggiato i 100 anni di attività ricordando quando il nonno Anselmo iniziò ad innestare le prime piante da frutto per passare poi il testimone ai figli Mario e Francesco, che si sono in seguito specializzati nella progettazione e nella creazione di aree verdi facendo crescere l’attività di famiglia con clienti che arrivavano ad Incaffi anche dalla Germania.

 

Ri.Mi.

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