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Il centro culturale chiuso scatena scambi di accuse

Il centro all’ex Disciplina
Il centro all’ex Disciplina
Il centro all’ex Disciplina
Il centro all’ex Disciplina

«L’ex-Disciplina non è a norma perché manca ancora l’agibilità. Per questo è stata chiusa. Tenerla aperta sarebbe illegale e rischioso. Riapriremo appena sarà possibile». Così il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti, ha replicato alla mozione presentata dalla minoranza sulla «possibilità di immediata riapertura del Centro culturale ricreativo della ex-Disciplina». In consiglio, però, si è scatenata la bagarre anche sulla denominazione e sull’utilizzo del centro. La minoranza guidata da Tommaso Bertoncelli aveva richiesto più volte la riapertura dell’immobile, costato al Comune 100 mila euro di restauro: «Va riaperto altrimenti, oltre al danno per le associazioni, si rischia anche la beffa di dover restituire 65 mila euro circa di contributi avuti quando eravamo noi ad amministrare». Il Centro era stato inaugurato il 2 febbraio e chiuso dall'attuale amministrazione il 10 giugno. Il 24 luglio Bertoncelli aveva depositato un primo documento per chiedere spiegazioni. Il sindaco, Davide Benedetti, aveva replicato che «il centro è stato chiuso al pubblico perché manca l’agibilità. La legge è chiara», ha ribadito il 23 dicembre «e, pertanto, le conseguenze in caso di infortunio sarebbero in capo a coloro che autorizzano, o hanno autorizzato, l’uso di un immobile non agibile. Come sindaco, per assicurare la sicurezza dei miei concittadini ho dovuto mio malgrado porre rimedio ad una situazione di utilizzo “di fatto” della struttura. Ora chiederò una dettagliata relazione all’ufficio tecnico. Ravviso anche che la situazione descritta nella mozione è zeppa di falsità perché non è vero che il centro è norma, come non è vero che l’ufficio tecnico comunale e la scuola di Scalette mancano dell’agibilità, come sostenuto da Bertoncelli e Veronesi. Se così fosse, mi chiedo cos’abbia fatto la precedente amministrazione per sistemare questi immobili». Da qui è nata una polemica feroce con scambio di accuse. «L’ex-Disciplina», ha replicato Bertoncelli, «è un centro culturale ricreativo e, come tale, non ha necessità di autorizzazioni prescritte invece se l’immobile fosse una biblioteca. Questa posizione è solo strumentale perché in altre situazioni l’ufficio tecnico si è comportato diversamente. Pensiamo che la maggioranza abbia chiuso volutamente il centro per riaprirlo tra alcuni mesi, con inaugurazione e intestazione dei meriti. È una questione politica». Alla fine la maggioranza ha cassato la mozione della minoranza. •

G.M.

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