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Il «caso Monte Baldo» finisce in Regione

Una veduta del lago di Garda dal Monte Baldo
Una veduta del lago di Garda dal Monte Baldo
Una veduta del lago di Garda dal Monte Baldo
Una veduta del lago di Garda dal Monte Baldo

Torna alla ribalta il «nodo» della doppia proposta di affidare all'Unesco il Baldo per due vie diverse e incompatibili. Dopo aver espresso alla Provincia autonoma di Trento il suo sostegno alla candidatura del Baldo a patrimonio dell'Unesco, confermando «la disponibilità del Veneto a dare appoggio a un'iniziativa che intende valorizzare un sito di straordinario interesse naturalistico e scientifico», l'assessore regionale ai Parchi, Cristiano Corazzari, annuncia che ci sarà un approfondimento con i rappresentanti dei territori veneti interessati per definire il percorso più adatto alla specificità dell'area». Oggi a Palazzo Balbi a Venezia si parlerà delle prospettive di questo iter. E oggi Maurizio Delibori, presidente del Ctg Monte Baldo, ha convocato un incontro con le associazione per le 18,30 nella sede di via Pertini. Il tema era emerso al seminario «Candidatura del Monte Baldo al programma Unesco Mab», organizzato dal Politecnico di Milano con l'Unione Montana del Baldo-Garda, che vide 40 studenti, anche stranieri, redigere 8 proposte per sviluppare un piano strategico che valorizzi eccellenze e potenzialità del territorio. In questi giorni l'Unione è tornata sulla questione e il vicepresidente Stefano Passarini ha scritto a Corazzari chiedendo un incontro per approfondire quale sia la soluzione per l'ambiente baldense. Spiega Corazzari: «Da tempo sono in corso contatti con l’amministrazione provinciale di Trento che, dal 2016, ha individuato la proposta di candidatura alla lista del Patrimonio mondiale dell’umanità come un obiettivo prioritario. Contatti in proposito ci sono stati con la precedente e l'attuale Giunta che mi pare riconfermare l’interesse a una candidatura di tipo misto, ossia con elementi di natura culturale e naturale». Quindi ricorda: «Le strutture regionali competenti sono inoltre state contattate da rappresentanti dell’Unione per un progetto di candidatura dell’area del Monte Baldo a riserva della Biosfera, nell'ambito del programma Mab, Man and Biosphere, Unesco. Ciò che accomuna le due candidature», evidenzia, «è che entrambi i percorsi nascono sotto l’egida Unesco. Si differenziano, però, per finalità, contenuti, procedure. La Regione», precisa, «crede molto in entrambi. Ma ogni percorso va valutato tenendo presente le caratteristiche dei beni che si intendono tutelare e valorizzare, le legittime aspettative dei territori interessati, la loro volontà di impegnarsi. Con riferimento all'area del Baldo, dunque, tali valutazioni sono in corso. Sto organizzando un approfondimento con i rappresentanti dei territori veneti interessati per definire il percorso più adatto alle specificità dell’area». L'Unione non aspettava che questo. «A nome dei nove sindaci», spiega il vicepresidente e sindaco di Costermano Stefano Passarini, «le invio alcune considerazioni sull'opportunità di valorizzazione l’area del Baldo, sponda Veneta, da noi da tempo individuato. Dal 2016 sia la Provincia di Trento sia i sindaci dell’Unione dei Comuni della parte veneta del Baldo hanno allo studio due diversi strumenti per valorizzare il Baldo. La Provincia di Trento ha individuato la proposta della candidatura alla lista del Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. I sindaci dell’Unione, confrontatisi con la direzione dell’Area parchi della regione veneto e della rappresentanza Unesco area Mab del Sud EuropaUfficio di Venezia, stanno lavorando alla candidatura a riserva della Biosfera». •

Barbara Bertasi

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