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Garda

Il cameriere stroncato da un malore tra i tavoli era papà di un bimbo di 2 anni. Il sindaco: «Fate chiarezza»

Garda La zona del lungolago dove è avvenuto il dramma
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Garda La zona del lungolago dove è avvenuto il dramma
Garda La zona del lungolago dove è avvenuto il dramma

«Lavorava qui da pochi giorni. Si era presentato da noi per cercare un nuovo impiego. Era partito con tanto entusiasmo. Quello che è accaduto ci ha distrutto». Il giorno dopo la tragedia, all’hotel ristorante Miralago di Garda, il titolare è ancora sconvolto per la morte improvvisa di Egzon, il cameriere di 25 anni, stroncato da un malore, con ogni probabilità a causa di un arresto cardiaco, mentre serviva ai tavoli, nel pomeriggio di mercoledì, creando inevitabile scompiglio tra turisti, lavoratori e cittadini gardesani presenti lungo la passeggiata che costeggia il lago in centro paese sul lungolago Regina Adelaide.

Nonostante la giovane età, il ragazzo, di origini albanesi ma che abitava a Verona, aveva un bambino di due anni, avuto dalla compagna. Il padrone del locale gardesano fatica a raccontare quanto accaduto: «Non abbiamo parole per quello che è successo», afferma mentre serve i clienti ai tavolini posizionati sul lungolago. Nonostante nel locale si respiri un’aria intrisa di tristezza e sconforto, l’attività per forza di cose va avanti, il lavoro prosegue ininterrottamente, in un ponte del 2 giugno super affollato di turisti sul lago, Garda compresa.

«Era vicino a me. L’ho visto mentre si è accasciato a terra», afferma un collega di Egzon ancora provato nel raccontare quei terribili momenti che hanno letteralmente sconvolto una normale giornata di lavoro. «È stata una frazione di secondo. Fino ad un attimo prima girava tra i tavoli servendo i clienti, poi all’improvviso è caduto, senza più rialzarsi o riprendere conoscenza. Siamo subito intervenuti per tentare di soccorrerlo ma non c’è stato nulla da fare. Nemmeno i medici accorsi, anche per mezzo dell’elisoccorso del 118, hanno potuto fare nulla. Il cuore si è fermato e non è più ripartito. Un momento prima parlavamo insieme e poi in un istante non c’era più. È stato terribile».

Anche i colleghi dei bar e ristoranti limitrofi sono rimasti scioccati per quanto accaduto confermando come Egzon, all’improvviso, sia caduto per terra, da un momento all’altro. Al momento non risulta ci fossero state delle avvisaglie nelle ore precedenti all’accaduto o nei giorni prima del decesso improvviso che facessero dubitare sul buon stato di salute del giovane cameriere e che potessero quindi far presagire alla sua tragica fine. «Era in forma, stava benissimo, almeno apparentemente», afferma un altro collega. «Per quel che possiamo sapere stava bene. Non aveva avuto sintomi particolari», conferma il titolare del Miralago. Ad ogni modo sulla vicenda alla Procura di Verona non è stata aperta alcuna inchiesta.

Tuttavia il sindaco di Garda, Davide Bendinelli, vuole vederci chiaro: «Spiace moltissimo per quello che è accaduto. Una fine assurda. Non si può morire a 25 anni, all’improvviso, in quel modo», premette il primo cittadino gardesano. «È chiaro che non si possa definire un incidente sul lavoro», precisa. «Stiamo parlando di un probabile arresto cardiaco. Ma le circostanze sono particolari, specialmente se consideriamo la sua giovane età. Credo sia necessario effettuare altri approfondimenti per capire con esattezza le cause del decesso. Ciò che è accaduto è troppo anomalo per non farlo».•.

Emanuele Zanini

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