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Convegno e mostra a Rivoli per i 500 anni dalla nascita

Il botanico Calzolari come esempio per la salvaguardia del Baldo

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Un pannello della mostra sul botanico Calzolari a Rivoli (foto Madinelli)
Un pannello della mostra sul botanico Calzolari a Rivoli (foto Madinelli)
Rivoli, conferenza sul botanico Calzolari (foto Madinelli)

Cultura e scienza al primo posto. Per uno scambio continuo di dati e informazioni, per una attenzione reale al paesaggio e alla natura del monte Baldo. Per un confronto sul bene comune e la costruzione di un futuro diverso. «Ce lo insegna Francesco Calzolari, che nel Cinquecento ospitava a casa sia a casa sua Rivoli sia nel suo museo a Verona scienziati e studiosi», spiega il professor Daniele Zanini, introducendo oggi pomeriggio alla Polveriera di Rivoli una conferenza organizzata all'interno del calendario delle manifestazioni legate ai 500 anni della nascita del botanico Calzolari. «Per il bene del nostro monte Baldo e del territorio dobbiamo fare come faceva lui: promuovere osservazione diretta e conoscenza».

Zanini, insegnante di scienze nei licei e studioso, ha introdotto le relazioni di Sebastiano Andreatta del Museo civico di storia naturale di Verona e Francesco Festi della Fondazione Museo civico di Rovereto per l'incontro "L'esplorazione botanica del monte Baldo: una storia ininterrotta". Proprio alla Polveriera, infatti, è allestita la mostra "Il Viaggio di Monte baldo", visitabile a ingresso libero domenica 10 e 24 aprile dalle 15.30 alle 18.30. 

Camilla Madinelli

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