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«I fondi da Roma? Boccata d’ossigeno»

Poco meno di 321mila euro per cercare di risollevare l’economia di Brenzone. È quanto il secondo municipio dell’alto Garda avrà incassato in tutto grazie all’arrivo della seconda tranche, pari a 219mila euro circa, del così detto «Decreto Rilancio». Che i soldi saranno presto nelle casse dei municipio lo ha garantito il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, ex-sindaco del Pd di Vicenza. Ma saranno sufficienti per un Comune come Brenzone, circa 2.500 anime, che mai prima del 2019 ha avuto un piccolo «tesoretto» da un milione di euro di avanzo, derivante dalla precedente amministrazione, a compensare le perdite di introiti del 2020? «Quando si possono inserire risorse certe in entrata nel bilancio», risponde il sindaco Davide Benedetti, «è sempre un momento per cui gioire. Vorrei ricordare che il presidente nazionale dell’Anci, De Caro (Pd), qualche mese fa si era dovuto alzare e aveva lasciato la trattativa col governo. Ora invece, grazie al grande lavoro fatto da De Caro ma anche a quello del presidente di Anci Veneto, Mario Conte, è stata portata avanti questa ripartizione di fondi che, sicuramente, offre una boccata d’ossigeno ai Comuni. Siamo stati la valvola di sfogo dei nostri cittadini e delle imprese nel periodo più grave e lo siamo ancora, ma siamo comunque riusciti a garantire i servizi essenziali a tutti», ha aggiunto. Questi 321mila euro forse non saranno sufficienti a compensare i mancati introiti nelle casse del Comune. «Secondo i calcoli del decreto Rilancio, con i coefficienti applicati al Comune di Brenzone è stata stimata una perdita secca di 560mila euro, al netto della tassa di soggiorno. Quindi potrebbero mancare all’appello almeno altri 300mila euro circa nelle nostre casse», ha risposto Benedetti, che è anche consigliere dell’Anci Veneto. «Noi precauzionalmente, e , abbiamo fatto fronte alle mancate entrate riequilibrando il bilancio annuale con l’avanzo di amministrazione». Quindi? «Abbiamo già previsto numerose iniziative che hanno trovato il favore di albergatori, ristoratori e commercianti, e abbiamo messo in campo azioni per andare incontro ai bisogni delle famiglie», ha proseguito il sindaco. Poi una frecciata ai consiglieri di minoranza che, nelle scorse settimane, hanno accusato di avere fatto «troppo poco per le famiglie e le imprese», e di «non avere utilizzato le risorse: «Troppo facile fare proclami senza una proposta e senza alcuna responsabilità», ha chiuso il primo cittadino. •

G.M.

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