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«I cacciatori hanno chiesto di smettere di sparare»

Anna Maggio
Anna Maggio
Anna Maggio
Anna Maggio

«La caccia relativa ai piani d contenimento della fauna nociva, compresa quella al cinghiale, è stata sospesa su richiesta dei cacciatori, ed è ancor oggi bloccata. Doppiette appartenenti a diversi ambiti di caccia, vista la lettera dell’assicurazione di Federcaccia, si sono detti non disponibili a rischiare denunce penali per la copertura assicurativa. Hanno chiesto la sospensione dell’attività e così è stata emanata la nota che sospende temporaneamente la caccia di contenimento, in attesa di un parere dell’Avvocatura della Regione Veneto che, ad oggi, non è ancora arrivato». A chiarirlo è il comandante della Polizia provinciale, Anna Maggio, che non ci sta a passare come quella che ha voluto bloccare la caccia per propria iniziativa. E spiega il motivo della nota diramata il 9 aprile scorso e inviata a tutti gli «Ambiti territoriali di caccia», ai «Comprensori alpini di caccia» e alle associazioni venatorie e tutt'ora in vigore, che prevede la «sospensione temporanea dell’attività operativa relativa ai piani di controllo della fauna così detta nociva». E non solo la caccia al cinghiale. «Riguarda, purtroppo», dice Maggio, «tutti i piani di controllo quindi, anche il contenimento di specie quali colombi, cornacchie, gazze e nutrie». Il comandante è perplesso per la preoccupazione e le proteste che, a seguito della sospensione della caccia al cinghiale, sono arrivate proprio dal mondo venatorio dell'alto Garda e del Baldo. «Proprio dal Comprensorio del Baldo», assicura la Maggio, «sono stati sollevati i problemi sulla possibilità che l’assicurazione di Federcaccia non copra i cacciatori. Molti presidenti di comprensori e ambiti hanno così comunicato di non voler più partecipare ai piani di controllo. L'impressione è che si sia trattato di una strategia, sfuggita però di mano: perorare la causa dell'apertura della caccia al cinghiale sul Baldo ha di fatto bloccato tutto, anche il controllo delle nutrie nella Bassa I piani di controllo sono stati sospesi in attesa di parere da parte dell'Avvocatura regionale»..

G.M.

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