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I beni al centro Caritas distribuiti su chiamata

Don Saverio Deanda con don Gianni Zennaro FOTO PECORA
Don Saverio Deanda con don Gianni Zennaro FOTO PECORA
Don Saverio Deanda con don Gianni Zennaro FOTO PECORA
Don Saverio Deanda con don Gianni Zennaro FOTO PECORA

Avanti tutta. La Caritas di Caprino non si ferma mai. In questo momento surreale, con i suoi volontari, porta avanti la sua missione: aiutare persone malate, fragili, sole e tutte quelle bisognose di attenzione. Quelle che più faticosamente sopportano l'isolamento a cui ci si deve attenere. «A Caprino la Caritas non chiude», rassicura il parroco don Gianni Gennaro. «E, nel rispetto delle regole, continua ad erogare i suoi servizi con modalità diverse. In questo momento», dice, «in cui si percepisce un vuoto attorno a noi, le persone più fragili non possono e non devono essere lasciate sole. Perciò la Caritas, così attenta ai più deboli, sta attuando azioni alternative, rispettando le direttive ministeriali, per essere sempre un punto di riferimento. Mai come ora la solitudine può essere ancora più asfissiante». Così molti volontari, sfidando l’incognita del virus ma con ogni precauzione, come assicura don Gianni, si mettono a disposizione in «una missione per tenere vivi i legami con chi è meglio non resti solo. A questi volontari, una trentina, va il grazie della nostra comunità cristiana». Ecco i servizi che la Caritas continua a erogare: in piazza Stringa c'è il Centro di Ascolto, ora chiuso, ma al quale si può telefonare: 351.9186303 o 347.5539219. «Un volontario ascolterà i bisogni, cercando di dare sostegno immediato in attesa di coordinare l’eventuale intervento adeguato alle necessità di chi chiama». Le persone seguite dalla Caritas che, prima dell'emergenza ritiravano i beni primari al Centro distribuzione di via Oratorio, ora devono fissare un appuntamento telefonico per ricevere quanto chiesto e non creare assembramenti. Il servizio è gratuito: «I volontari, con le dovute precauzioni, ritirano quanto reso disponibile dai supermercati locali e completano le sporte per le famiglie destinatarie». Sospesi i servizi dedicati al vestiario: consegna e ritiro: «Sono stati interrotti perché le forze sono state dirottate al ritiro e alla consegna del cibo, bisogno più urgente», dice il parroco. «Fino a quando i Centri distribuzione e di ascolto saranno chiusi, si chiede di non portare capi di abbigliamento e altre donazioni. «La speranza è che l'emergenza si risolva presto e si torni alla normalità». Chiude: «Questo sacrificio è un aspetto del nostro essere cristiani».

B.B.

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