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Hostel e ponte tibetano per rimpinguare le entrate

Stefano Passarini
Stefano Passarini
Stefano Passarini
Stefano Passarini

Approvato in Consiglio comunale il Documento unico di programmazione (Dup) 2019-2020 che «fotografa» la situazione economica del paese. Tra i capitoli analizzati ci sono quelli delle entrate e delle spese, con la spiegazione di come queste perverranno e saranno impiegate. «Le entrate previste sono pari a 3 milioni e 498mila euro, leggermente inferiori a quelle del 2018, che erano state di 3.524.500. Ciò indica», spiega il sindaco Stefano Passarini, «come non vi siano stati aumenti di spese previsti nel 2019. Le spese correnti, che sono ad esempio manutenzioni ordinarie, pagamento degli stipendi dei dipendenti, utenze del Comune sono invece pari a 4 milioni 112mila euro», ragguaglia Passarini precisando che il comune di Castermano sul Garda non ha un modello economico che garantisca il pareggio tra entrate ed uscite. «Infatti queste ultime superano le entrate», dice. Una situazione che permane dal 2013, quando il Governo ha tagliato i trasferimenti ai Comuni. Da allora le situazione prospettate erano o aumentare le tasse o diminuire le spese dei sevizi ai cittadini. Come scelta politica nessuna delle due è stata adottata dalla nostra amministrazione. «Si è infatti deciso di coprire questa differenza stimolando l'economia turistica e residenziale», precisa sempre il sindaco. «L'obiettivo per il futuro sarebbe di mantenere sempre uguale il livello di tassazione, garantendo i medesimi servizi e coprendo la differenza tra entrate e uscite attraverso somme derivanti da alcune opere pubbliche che intendiamo creare. Mi riferisco», dice Passarini, «in particolare, all'Hostel, che sarà realizzato nel capoluogo, alle Baesse, nel 2020, e al ponte tibetano che potrebbe iniziare l'anno successivo a Marciaga». Passarini spiega che l'obiettivo è di diventare, grazie ad esse, indipendenti dagli introiti derivanti dalle perequazioni urbanistiche pagate dai privati per realizzare nuovi immobili. Quindi passa all'indebitamento del Comune: «Il Dup ne rimarca la riduzione. In soli quattro anni è passato dagli oltre 5,5 milioni di euro ai 3,7 milioni attuali. Si tratta di un 40 per cento corrispondente a 1 milione e 800 mila euro circa». Quanto alle tasse, restano come negli anni scorsi, a parte la Tari. «Per quanto riguarda l'Imu quella sulla seconda casa resta identica, mentre permane l'esenzione per i proprietari di prima casa. Questi ultimi pagano la Tasi, la Tassa sui servizi individuali». Varia invece la Tari (tassa rifiuti). «Come in tutti i comuni veronesi, con gennaio è leggermente aumentata, del 3 per cento, poiché il consorzio pubblico che gestisce lo smaltimento deve affrontare maggiori costi causati dei problemi legati alle discariche veronesi». Invariata l'imposta di soggiorno per tutte le strutture ricettive: a Costermano ci sono 11 alberghi, di cui 4 a quattro stelle e gli altri a tre stelle, oltre una sessantina di strutture come bed and breakfast, agriturismo, affittacamere». Il sindaco passa quindi alle opere, che definisce un investimento da oltre 5 milioni di euro, precisamente 5.039.823 euro arrivati da Provincia, Regione, Governo, Gruppo azione locale (Gal) Baldo Lessinia e Unione europea. Poi annuncia i lavori che l'amministrazione punta a realizzare nel 2019: «Prevedono una spesa di oltre 3 milioni di euro e sono quasi tutte finanziate da bandi della Regione Veneto. Si tratta», sintetizza, «della pista ciclopedonale tra Castion e Costermano, delle sistemazioni e riqualificazioni del tratto urbano della strada provinciale 32, denominato via Consolini e di viale della Repubblica entrambe nel capoluogo. In programma anche la riqualificazione di sentieri, aree di sosta e altri percorsi in località Campagnola».

B.B.

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