L’ex assessore all’edilizia pubblica e privata, Gianmarco Sacchiero, non si è ricandidato, ma vorrebbe continuare ad occuparsi del recupero dell’ex base Nato West Star, che dal 2018 è di proprietà del Comune di Affi, ed è destinata a diventare un museo interattivo della Guerra Fredda.
«Per poter continuare a dare il mio contributo a questo progetto» spiega Sacchiero, «ho scelto di interrompere, dopo quindici anni e tre mandati, il mio percorso nell’Amministrazione di Affi in modo da essere maggiormente incisivo nel perseguire lo scopo finale».
Intanto è stato eletto il sindaco Marco Giacomo Sega già collega di giunta del sindaco uscente Roberto Bonometti e dello stesso Sacchiero dal 2011 al 2016. «Sono in fase di ultimazione dei lavori necessari all’avvio della fase transitoria del progetto di riqualificazione» continua Sacchiero «che è funzionale alla apertura della base alle visite guidate. Lo scopo è attivare il Museo interattivo della Guerra Fredda che ha una valenza a livello Europeo. Già sono in atto contatti e gemellaggi con realtà europee». Si tratta di «collaborazioni con Università, per la formazione prevista negli obiettivi Horizon 20/30 di una catena di musei bunkerizzati europea sulla Guerra Fredda, di cui West Star potrebbe diventare il sito principale».
Non mancano, però, le difficoltà: «Il percorso non è semplice da affrontare» sottolinea Sacchiero, «raccontare nelle sale ricavate nel Monte Moscal, le vicende storiche della Guerra Fredda, vuol dire mettere a disposizione di tutti, ma specialmente delle nuove generazioni, uno strumento didattico che evoca il passato e li può rendere capaci di intuire il futuro. Sono convinto» conclude «che nel territorio del Baldo Garda, conosciuto in Europa e in tutto il mondo, West Star offre l’opportunità, al Comune di Affi di testimoniare con fierezza d’essere da sempre incrocio di strade e popolo».