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Gestione della struttura Scaduta la concessione

Scaduta la concessione, arrivano i ringraziamenti di Gianfranco Zavanella, presidente della Cooperativa sociale Centro di Lavoro San Giovanni Calabria, capofila della Ati, e le raccomandazioni, per l'Orto Botanico, di Daniele Zanini referente scientifico. «È stato un piacere, per la nostra Cooperativa, gestire il Rifugio in questi sei anni», esordisce il primo. «Ci pare doveroso ringraziare, in primis, il Comune per l'opportunità dataci e il supporto dimostrato». Poi: «Grazie anche a chi ci ha accompagnati in quest'avventura: i professori Zanini e Gianfranco Caoduro, della World biodiversity association (Wba), i gestori del rifugio, il Cav con cui abbiamo costituito l'ATI. Sono stati ottimi compagni di viaggio. Per la nostra Cooperativa il Baldo è sempre stato fonte d'ispirazione e sviluppo di progetti importanti. Restiamo impegnati nella divulgazione delle sue peculiarità» dice. «Ma il nostro viaggio non finisce qui», assicura. «Prosegue l'impegno per valorizzare le bellezze del Baldo. Siamo a Malga Albarè», rammenta, «con altri obiettivi di valorizzazione di territorio e attività agricole. Non escludiamo», rileva, «di guardare al prossimo bando di assegnazione del Parco e se vi saranno opportunità affinché il cammino continui». Zanini: « Nei fine settimana ho collaborato volontariamente all'Orto facendo manutenzioni irrinunciabili». Vari i trattamenti eseguiti: «Cura di alberi, potature, pulizie di aiuole, recupero di semi di piante annuali ed endemiche, manutenzione del prato, irrigazioni, mantenimento pozza. Poiché sarà emesso un nuovo bando per la gestione del Parco naturalistico scientifico», come referente dell'Orto, suggerisce lo si riproponga con precise finalità: «Progettazione di attività didattiche per le scuole venete, promozione di quelle culturali, mostre a tema Monte Baldo. Auspico siano mantenuti i rapporti universitari per stesure tesi, quelli con gli Orti Botanici italiani, che si sostenga la ricerca scientifica in campo biotecnologico e cfarmaceutico, che si promuovano territorio, prodotti tipici, turismo, consulenze tecnico-scientifiche. Confido che enti pubblici e privati collaborino per favorire l’educazione ambientale».

B.B.

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