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IL REPORTAGE

Livelli più bassi che in estate: il Garda in secca tra tuffi, bikini e spiagge... lunari

Gli effetti della temperatura primaverile e di una stagione che sorprende. Visibile il contrasto tra il lago che si ritira e la stagione che avanza
Il Garda a secco Foglie dai colori autunnali cadono dagli alberi appoggiandosi su terra e sassi, lì dove dovrebbe esserci il Lago. Venti gradi, qualche turista che passeggia e un paesaggio lunare...FOTOSERVIZIO  PECORAIl bagno a ottobre Il clima consente anche un tuffo nel LagoLa tintarella d’autunno C’è anche chi sfoggia il costume per prendere il sole
Il Garda a secco Foglie dai colori autunnali cadono dagli alberi appoggiandosi su terra e sassi, lì dove dovrebbe esserci il Lago. Venti gradi, qualche turista che passeggia e un paesaggio lunare...FOTOSERVIZIO PECORAIl bagno a ottobre Il clima consente anche un tuffo nel LagoLa tintarella d’autunno C’è anche chi sfoggia il costume per prendere il sole
Il Garda in secca (Pecora)

Foglie dai colori autunnali cadono dagli alberi appoggiandosi su terra e sassi, lì dove dovrebbe esserci il lago. Venti gradi, qualche turista che passeggia e un paesaggio lunare. Il racconto della costa veronese del Garda è, in sintesi, anche il racconto di questo strano autunno. Le temperature sono quelle di settembre e la bassa stagione turistica sembra non voler arrivare. Ma tutto questo ha delle conseguenze. Il clima ne soffre e i primi effetti collaterali dell’ottobrata che stiamo vivendo sono ben visibili.

Una passeggiata sul lungolago e lo scenario che ci si trova davanti potrebbe sembrare quello visto anche durante l’estate. Bagnanti, i più temerari (ma neanche troppo), compresi.

Senza pioggia

Durante i giorni infiniti senza pioggia di questa torrida estate, il Garda si era abbassato di molti centimetri. Le temperature dell’acqua, invece, erano salite parecchio arrivando a sfiorare anche i 26 gradi. Ma era la decrescita, attestata per diverso tempo anche sui 37 centimetri sopra lo zero idrometrico indicato a Peschiera, la cartina al tornasole della situazione.

Il Consorzio dell’Alto Mincio, i dati stavolta non sono di agosto, ma di qualche giorno fa, indica che il livello delle acque ora si trova a 26 centimetri sopra lo zero idrometrico. È fine ottobre ma la situazione, con le dovute proporzioni, sembra riproporsi. A San Benedetto di Lugana, a Peschiera, ad esempio, le spiagge sono diventate una grande distesa fatta di sassi.

Il lago si è ritirato e il paesaggio è completamente diverso rispetto a quello degli anni scorsi. Ma se da un lato situazioni simili si erano vissute, come detto, durante l’estate, il fatto che questa condizione si protragga anche in autunno inoltrato fa decisamente più impressione.

Erbacce e il segno lasciato sulle pietre dell’acqua sono visibili lungo tutta la costa: la decrescita del lago inevitabilmente prosegue. A Bardolino, invece, i moli sembrano impalcature inutili. I pali che sorreggono le strutture, infatti, non si perdono nell’acqua a vista d’occhio, ma direttamente sul fondo, nella terra. Si sale sulle scalette senza bagnarsi. Su alcuni di questi moli ieri, canottiere e costumi, qualcuno ha deciso di passare un pomeriggio a prendere il sole. Come un maggio o settembre qualsiasi.

A secco

A Lido Ronchi, a Castelnuovo, il contrasto fra il lago che si ritira e la stagione che avanza è visibile tutta in pochi metri. Qui, infatti, rami secchi e foglie cadute dagli alberi sono a terra dove dovrebbe esserci il Garda. I canneti sono completamente a secco, tra loro e il lago ci sono parecchi metri di distanza. Anche a Castelnuovo le spiagge sembrano grandi il triplo. A Lazise, in uno dei tanti moli sul lungolago, sembra davvero estate. Qualcuno passeggia sui camminamenti di legno che si allungano sull’acqua e poco più in là alcuni ragazzi fanno il bagno. Le temperature di ottobre, decisamente sopra la media, hanno anche dei risvolti sul turismo. Oltre ai veronesi, gli stranieri che ancora arrivano sul Garda trovano un clima piacevole, quasi come fosse ancora - e forse lo è davvero - l’ultima coda dell’estate. Allontanando l’inizio della bassa stagione.

Nicolò Vincenzi

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