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grandi progetti

Da Peschiera all’Adriatico via acqua: rilanciato il progetto dell'idrovia

di Katia Ferraro
L’ipotizzato collegamento idroviario dal Garda alla laguna riemerge con le opportunità aperte dai possibili finanziamenti del Pnrr. L’opera avrebbe un costo di 200 milioni
Natanti a Peschiera ormeggiati sulla riva destra del Mincio
Natanti a Peschiera ormeggiati sulla riva destra del Mincio
Natanti a Peschiera ormeggiati sulla riva destra del Mincio
Natanti a Peschiera ormeggiati sulla riva destra del Mincio

Imbarcarsi a Mantova per raggiungere, via acqua, il lago di Garda risalendo il fiume Mincio. Oppure, viceversa, partire dal più grande lago d'Italia per arrivare alla città di Virgilio potendo poi proseguire fino a Venezia sfruttando l'idrovia esistente Fissero-Tartaro-Canal Bianco, che già collega Mantova con il mare Adriatico.

È il progetto di collegamento idroviario lago di Garda-Mantova, promosso dall'Autorità distrettuale di bacino del fiume Po in sinergia con la Provincia di Mantova, che ne ha affidato la progettazione a Technital Spa. Il primo studio di fattibilità risale a dieci anni fa, ma la possibilità di realizzare l'opera ha iniziato a farsi strada con le opportunità aperte dai finanziamenti del Pnrr. Negli ultimi due anni si sono intensificati i confronti istituzionali con gli enti e le amministrazioni sul cui territorio dovrà essere calato il progetto. Ne sono emerse osservazioni, proposte di miglioramento e prese di posizione (come quelle dei consorzi di bonifica, contrari all'utilizzo del canale artificiale Virgilio come via navigabile per buona parte del percorso) che hanno portato non solo a una revisione complessiva delle soluzioni progettuali, ma anche ad abbracciare finalità più ampie rispetto alla sola navigazione da diporto.

Finalità ambiziose suggerite dalla nuova denominazione del progetto («Rinaturazione del fiume Mincio per la riqualificazione ambientale/paesaggistica /idraulica/idroviaria/sociale da Mantova a Peschiera del Garda»), per cui è iniziata la fase di condivisione con i Comuni interessati ed è stata avviata la candidatura al Pnrr.

 

 

Costi e modifiche

Al momento il costo stimato, al netto di ulteriori modifiche e integrazioni, si avvicina ai 200 milioni di euro. Oltre all'impostazione centrata su ripristino e sostenibilità ambientale, riqualificazione delle opere idrauliche e promozione della «mobilità dolce», una delle principali modifiche rispetto alla precedente versione riguarda il cambio del percorso, che non prevede più di utilizzare il canale Virgilio.

Significa che andando in direzione sud dall'edificio regolatore di Ponti sul Mincio (la cosiddetta «diga di Salionze») si navigherà lungo il Mincio attraversando Borghetto (Valeggio) e proseguendo fino alla diramazione di Pozzolo (Marmirolo, in territorio mantovano) dove si imboccherà il canale artificiale Scaricatore che diventa poi «Diversivo Mincio», per poi proseguire nel Mincio naturale raggiungendo il lago Superiore di Mantova.

Un'altra modifica interessa Peschiera del Garda dove, in seguito alle perplessità avanzate dall'amministrazione comunale guidata da Orietta Gaiulli, non è più previsto che il ponte stradale di ingresso al paese da Porta Verona venga reso girevole per consentire il passaggio dei natanti.

«Nel progetto riformulato la navigazione si fermerebbe prima, in zona Porto Vecchio, dove si ipotizza di realizzare un porto in prossimità dell'hotel Rivus», illustra Filippo Gavazzoni, assessore con deleghe a tutela del lago, viabilità e portualità, oltre che vicepresidente della Comunità del Garda. Quello di Peschiera, da 35 posti barca, sarebbe uno dei porticcioli turistici previsti lungo l'asta del fiume, da realizzare assieme ad altre opere necessarie per superare ostacoli e dislivelli, come ponti da sollevare e conche (o chiuse) di navigazione, ovvero «ascensori» per imbarcazioni che sfruttano il principio dei vasi comunicanti. Una di queste, fa sapere Gavazzoni, è prevista per superare la diga dove viene regolata l'acqua in uscita dal lago al fiume.

Progetto ambizioso

«Il progetto è molto ambizioso», riprende l'assessore, «contempla la rinaturazione del Mincio, a cui sono favorevole, ma trovo problematico il tratto di circa quattro chilometri e mezzo dall'edificio regolatore a Peschiera, oasi di tranquillità dove le scuole remiere possono trovare un posto sicuro dove allenarsi, oltre ad essere un campo di gara di Fipsas che ha ospitato anche i mondiali di pesca».

Per questo Gavazzoni ha avanzato una controproposta: «Con i comuni di Valeggio, Ponti e Monzambano stiamo portando avanti un progetto di riqualificazione della ciclabile Eurovelo7: la soluzione che propongo è arrivare con la navigazione fino all'edificio regolatore, realizzando in quel punto un interscambio modale per proseguire in bicicletta. So che la Provincia di Mantova sta valutando questa possibilità, per noi è l'unica che potrebbe essere accettata sul territorio senza appesantire il paesaggio e le infrastrutture», conclude Gavazzoni, che con la Comunità del Garda annuncia di voler organizzare un incontro di approfondimento sul tema, magari proprio a Peschiera.

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