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Fuoco in stazione per vendetta Patteggia 5 anni di carcere

La stazione ferroviaria di Peschiera
La stazione ferroviaria di Peschiera
La stazione ferroviaria di Peschiera
La stazione ferroviaria di Peschiera

Una vendetta costata cara. Cinque anni di carcere per la precisione. Tanto ha patteggiato ieri Teddy Caddy Morrison, 41enne di origini ghanesi, accusato di aver dato fuoco alla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, ma anche di aver tenuto un atteggiamento aggressivo e ingiurioso nei confronti di alcuni agenti di polizia intervenuti. Tutto è accaduto tra il 28 e il 29 gennaio scorso. I due poliziotti della Polfer, notando il 41enne sdraiato sul pavimento della stazione, gli si sono avvicinati per controllargli i documenti. L’uomo, però, non aveva con sé alcun biglietto per il viaggio in treno, così, quando gli agenti gli hanno chiesto di lasciare la stazione, lui ha reagito in modo aggressivo. Si è alzato di scatto da terra e ha dato in escandescenza: si è messo a urlare, si è avvicinato con fare minaccioso a uno dei due agenti e lo ha spintonato più volte con le braccia, causandogli anche un trauma al polso. Non solo. È sceso sui binari per raccogliere alcune pietre dalla massicciaia, tornando poi verso gli agenti con il braccio alzato, pronto a scagliarle, gridando: «Stanotte vedete chi sono io...Volete la guerra? Io faccio guerra... vedrete cosa succede in stazione stanotte...». E in effetti, secondo l’accusa, il ghanese ha rispettato la promessa. Di notte, intorno alle 1-1,30, il 41enne si è introdotto all’interno della stazione di Peschiera. Ha afferrato la propria sciarpa e l’ha imbevuta di un liquido composto probabilmente da una miscela di benzina e gasolio, prelevato poco prima dal distributore di carburante che si trova a poche centinaia di metri dalla stazione. A quel punto, l’uomo ha acceso il rogo: le fiamme sono divampate all’interno dell’atrio della biglietteria, in corrispondenza delle emettitrici automatiche di biglietti (che si trovano peraltro vicino alle abitazioni di tre famiglie e dell’alloggio di servizio della polizia ferroviaria). L’incendio in breve tempo ha dato luogo a una spessa coltre di fumo, che si è diffusa anche sulla rampa delle scale di uscita. Un gesto che è stato ritenuto dagli inquirenti una vera e propria «ritorsione alla denuncia effettuata nei suoi confronti poche ore prima dagli agenti della Polfer. Ieri il caso è stato trattato dal giudice per l’udienza preliminare Livia Magri: Morrison, difeso dall’avvocato Paola Montresor, ha patteggiato cinque anni di carcere. •

Manuela Trevisani

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