Oltre venti subacquei, una decina di aiutanti a terra, tanti simpatizzanti e qualche quintale di immondizie ingombranti per l’operazione «Fondali Puliti 2020» a Castelletto. È questo l’esito della giornata ecologica subacquea organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con gli sportivi dei diving «No Deco» di Verona e «Merano Club Sommozzatori», oltre che a volontari di «Donne in «Eco-evoluzione» e perfino una volontaria appartenente a formazioni ambientaliste internazionali quali Sea Shepherd. Dalle 9 alle 13 di ieri, i sommozzatori si sono immersi nelle acque antistanti il lungolago tra il Circolo nautico di Castelletto e la sede della Unicredit Banca. Quei fondali erano già stati scandagliati lo scorso anno ma, nonostante questo, è stato impressionante il numero di rifiuti ingombranti riportato fuori dall’acqua. Il «campionario» è più o meno sempre lo stesso, con qualche insolita variante sul tema. Oltre infatti ai «classici» copertoni di auto, moto e biciclette, stavolta è stato rinvenuto anche un tubo per una stufa lungo almeno due metri, vari metri di rete metallica, barattoli di plastica, sedie, porta-ombrelloni in cemento e ferro, frammenti metallici di oggetti distrutti, pezzi di sdraio e perfino una carriola, con tanto di ruota perfettamente funzionante. Tra i subacquei si è immerso anche il sindaco di Brenzone, Davide Benedetti. «L’importanza di giornate come queste, per le quali dobbiamo ringraziare tutti i volontari intervenuti ma anche gli sponsor Serit e Consiglio di Bacino Verona Nord, che si occupano entrambe di raccolta e smaltimento dei rifiuti, risiede non tanto e non solo nel liberare il lago da immondizie scandalosamente gettate da incivili, ma anche e soprattutto nell’esempio che viene dato a tutela dell’ambiente», ha detto il sindaco-sommozzatore. «Sarebbe sperabile», ha proseguito Benedetti, «che queste iniziative ridestassero la coscienza ambientale di ciascuno». Presente a Castelletto anche l’artista Massimo Marchiori che, coi rifiuti subacquei raccolti, confeziona e vende vere e proprie opere d’arte. Pesci, lampade da comodino e molto altro ancora fatto sempre con scatolette di tonno, ciabatte, pezzi di plastica, tenaglie, pinze, scarpe da donna recuperarti sui litorali di Venezia e della Croazia sono i materiali utilizzati per dare nuova vita a creazioni molto apprezzate. Domenica, coi rifiuti raccolti a Castelletto, Marchiori realizzerà e donerà al Comune un’opera da mettere magari in vendita per recuperare altro denaro. «A Castelletto», ha confermato Marchiori, «ho venduto cinque delle mie sculture e una parte del ricavato verrà dato al Comune di Brenzone per promuovere altre giornate ecologiche come questa». Ma non è tutto. Tra chi ha lavorato a terra per portare in secca i rifiuti, tra c’erano anche due persone speciali: Simona Vinati di «Donne in Eco-evoluzione» e Marylou Nesi, attivista di Benaco Guardians ma anche membro di Sea Shepherd. «Partecipiamo a queste giornate come volontarie», ha detto Vinati, «e abbiamo una pagina facebook molto attiva su cui mettiamo l’esito di queste iniziative per divulgare la cultura ambientalista. E, soprattutto, per diffondere i valori della salvaguardia delle coste di laghi e del mare». Ancora più importante la testimonianza della bresciana Marylou Nesi: «Sono qui per aiutare a sensibilizzare la gente sulla strategicità di avere un Garda sempre pulito. Come Benaco Guardians dal Bresciano siamo venuti più volte nel Veronese e, dal 2017 al 2019, abbiamo realizzato o co-organizzato sei giornate di pulizia dei fondali. Siamo stati a Bardolino nel 2019, due volte a Desenzano, due volte a Toscolano e poi anche a Manerba. A Brenzone è la prima volta, ma ci torneremo per realizzare altre iniziative belle e importanti come questa». Due interi furgoncini carichi di immondizie sono stati ritirati grazie agli operai e saranno gettati in discarica. •