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Fiori giganti e «smile» imbrattano la ciclabile

Uno dei fiori comparsi sulla nuova ciclabile
Uno dei fiori comparsi sulla nuova ciclabile
Uno dei fiori comparsi sulla nuova ciclabile
Uno dei fiori comparsi sulla nuova ciclabile

Vandali in azione sulla nuova ciclopista di Brenzone. Sulla via che costeggia il lungolago per circa 9 chilometri dal confine con Torri a nord di Assenza, mano ignota si è presa la briga di deturpare una parte del terreno e i muretti. Il tutto è avvenuto nel tratto poco a nord di un campeggio di fronte al Garda, dopo località Santa Maria. Disegnate con varie bombolette spray, sono comparse enormi margherite di un improbabile rosa, o comunque qualcosa che somiglia a questo fiore. L’effetto è quello di deturpare una ciclabile in via di ultimazione, ancora da inaugurare e costata 5 milioni e 570 mila euro di soldi pubblici. Sono comparsi inoltre degli «smile» sui sassi a difesa spondale e alcune lettere, la «B», la «R» e la «P», seguite pure esse da un fiore. «La mamma dei cretini è sempre incinta e spiace molto che si danneggi un bene pubblico», commenta Tommaso Bertoncelli, capogruppo di minoranza ed ex sindaco. «Anche in passato era successo che fossero stati vandalizzati dei faretti della ciclopista, ma poi gli autori erano stati individuati», conclude. Della faccenda si sta occupando il comandante della Polizia locale Domenico Laporta. Purtroppo in quel punto la ciclopista non è dotata di telecamere, «ma non è detto che non si riuscirà a risalire agli autori», fanno sapere da Brenzone, dato che potrebbero esserci dei testimoni oculari. Visti i disegni e il luogo dove sono stati realizzati, è probabile che siano stati effettuati di giorno e neanche in pochissimo tempo. Contrariato il sindaco di Brenzone Davide Benedetti. «Speriamo proprio di individuare i responsabili», dichiara, «in modo tale da comminare le sanzioni previste per l’imbrattamento di un bene pubblico. Non si capisce proprio il senso di voler scarabocchiare su una opera così bella qual è per Brenzone il nuovo lungolago». «Davvero non si sa come qualcuno possa essere così scemo da voler deturpare la ciclopista che è stata oggetto di promozione turistica con un apposito video della Pro Loco e che, poche settimane fa, è stata destinataria anche dei complimenti del presidente della Regione, Luca Zaia. Speriamo che la Polizia Locale scopra chi è stato così forse gli faremo venire meno la vocazione artistica». •

Gerardo Musuraca

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