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L'iniziativa

La replica del gestore: «Macché rave party, abbiamo fatto conoscere ai giovani il Baldo»

«Abbiamo fornito l'occasione di fare un'attività nuova in un luogo diverso dal solito»
la festa al Chierego e uno dei gestori, Alberto Bullio
la festa al Chierego e uno dei gestori, Alberto Bullio
la festa al Chierego e uno dei gestori, Alberto Bullio
la festa al Chierego e uno dei gestori, Alberto Bullio

Sulla vicenda che sta accendendo un grande dibattito sull'opportunità o meno di organizzare eventi musicali di grande richiamo in ambienti come le cime del Monte Baldo, interviene direttamente Alberto Bullio, uno dei gestori del Chierego. Precisa subito che le feste organizzate nel rifugio situato nei pressi di Costabella «non sono rave party, che, come definisce la Treccani è invece un "grande raduno di giovani, notturno, per lo più clandestino e di carattere trasgressivo, la cui ubicazione viene generalmente resa nota solo poche ore prima dell'inizio della festa, per evitare possibili interventi delle forze dell'ordine».

 

Far conoscere la montagna

«Al Chierego», ribadisce Bullio, «non si è mai organizzato un rave party, termine poco pertinente e lontano da ciò che è stato realizzato al rifugio», sottolinea Bullio in una lettera. Secondo l'imprenditore, tra l'altro assessore comunale al Turismo di Costermano, «quello che è stato organizzato è un evento che aveva l'intento di far conoscere la montagna e il nostro territorio ai giovani, che si sono recati alla festa con le proprie gambe, senza l'uso di mezzi di trasporto e nel pieno rispetto della montagna. L'iniziativa si è svolta poi nel plateatico adiacente al rifugio con i giovani presenti raggruppati in quella zona e non in altre parti della montagna».

«Credo», continua Bullio, «che questa iniziativa abbia aiutato i giovani a conoscere il Monte Baldo e abbia fornito l'occasione di fare un'attività nuova in un luogo diverso dal solito dove la musica faceva da contorno. Credo che la montagna sia di tutti, dei giovani così come degli appassionati. In egual misura credo che i primi debbano avere rispetto per la montagna e per la natura allo stesso modo in cui gli appassionati debbano averne per i giovani, i quali saranno i futuri appassionati e custodi di quello che è il nostro territorio e la nostra montagna», sostiene ancora il gestore del Chierego.

 

Un nuovo pubblico

Per Bullio l'iniziativa organizzata al Chierego «può essere un'occasione per avvicinare i giovani alla montagna e far conoscere loro la bellezza e il territorio che li circonda considerando anche il fatto che molti, al contrario, non si sarebbero mai recati al rifugio». Infine, l'imprenditore gardesano precisa come il party sia stato solo una delle iniziative che verranno organizzate nel corso dell'anno.

«Sono state infatti ideate diverse proposte anche per le scuole che verranno presentate nel corso dei prossimi mesi. Negli scorsi anni», conclude Bullio. «Sono stati creati diversi eventi che spaziavano dalle camminate a scopo benefico, alla presentazione di libri sul territorio, a corsi di fotografia, notti sotto le stelle, escursioni in bicicletta, fino ad arrivare ad eventi accompagnati da musica. Tutto questo», conclude, «con l'obiettivo di far conoscere la flora, la fauna e il territorio del Baldo».

Emanuele Zanini

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