Lente puntata sul clima che muta e che potrebbe modificare anche gli ecosistemi del lago di Garda e del Baldo. «Come sta cambiando il nostro clima? Situazione, prospettive e scelte da compiere» è il titolo dell'incontro organizzato, col patrocinio del Comune di Garda, dall'Istituto di istruzione superiore (Iis) Marie Curie di Garda - che qui è in via Barbarani e ha una sede distaccata a Bussolengo - in collaborazione con Wwf, Legambiente, Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) e Italia Nostra. Domani alle 15 in aula magna interverrà il professor Dino Zardi, fisico della Atmosfera dell’Università di Trento e presidente della associazione italiana di Scienze della Atmosfera e Meteorologia. «Parlerò degli effetti del clima che cambia e delle forme di contrasto da intraprendere per ostacolare le emergenze ambientali e sociali che ne derivano», dice Zardi. Gli studenti, sostenuti dal programma ministeriale della rete Scuola orientata alla sostenibilità (Sos) e dall'assessorato alla Cultura di Garda retto da Ivan Ferri, avranno l'opportunità di confrontarsi con questo docente, uno specialista di alto livello che è anche membro della Accademia di agricoltura scienze e lettere di Verona e «definire possibili scelte da compiere per contrastare il riscaldamento globale e i cambiamenti del clima a favore dello sviluppo sostenibile. Il lago di Garda e il Monte Baldo», dice Zardi, «sono due ecosistemi che potrebbero risentire di questi mutamenti che riguardano sia le temperature che le precipitazioni». La proposta culturale è rivolta a tutta la comunità di Garda e agli insegnanti della provincia come corso di aggiornamento. La partecipazione è libera e gratuita. L'iniziativa è stata proposta al Comune e al Curie, che hanno accettato, da un cittadino di Garda. «Andrò ad ascoltare la conferenza, come spero facciano in tanti», dice Giancarlo Maffezzoli dell’associazione Garda Cultura - Pal del Vo.