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E sul monte Baldo i cani lasciati liberi
danno la caccia ai daini e ai caprioli

I cani lasciati liberi hanno colpito di nuovo sul Baldo
I cani lasciati liberi hanno colpito di nuovo sul Baldo
I cani lasciati liberi hanno colpito di nuovo sul Baldo
I cani lasciati liberi hanno colpito di nuovo sul Baldo

Quattro daini in due mesi sono stati uccisi da cani in Prada e un piccolo capriolo è stato trovato morto in un fossato il mattino del 26 agosto. Il Comune di San Zeno di Montagna, ora, vuole individuare chi non tiene legati i propri animali domestici.

«I primi tre daini sbranati sono stati trovati in località Prada Bassa ed erano capi di età variabile tra uno e due anni», racconta Simone Finotti, veterinario di San Zeno di Montagna. «Il quarto, una femmina ‘sub adulta’, ossia di un anno, è stata rinvenuta morta il 24 agosto: era stranamente nel medesimo punto. Tutti avevano ferite da morso sul collo». Finotti ha ogni volta comunicato il fatto al Servizio veterinario dell’Ulss 9, al comando della Polizia locale del Comune, al Corpo di polizia provinciale. Conferma il commissario Anselmo Furlani: «È vero, negli ultimi mesi in Prada si sono registrati quattro casi di daini adulti uccisi da cani e la mattina di sabato abbiamo trovato un piccolo capriolo di tre mesi deceduto per cause che riteniamo naturali».

Prosegue Simone Finotti: «Ho rilevato per primo questi eventi perché sono spesso in zona. Mi hanno chiamato alcuni contadini che avevano notato le carcasse ancora calde tra l’erba. Tutti presentavano lo stesso tipo di ferite da morso sul collo che ne hanno provocato il soffocamento, per cui si presume che siano stati attaccati da cani lasciati liberi sul territorio. Il capriolino era invece in un fossato, sempre in Prada Bassa», evidenzia, «dove potrebbe essere finito nel tentativo di fuggire, ancora una volta, dai cani che lo stavano braccando. A questo punto bisogna approfondire il fatto, cercare di fermare questo stillicidio individuando i cani vaganti e quindi il loro proprietario o i loro proprietari. I cani da cortile, se non sono tenuti legati o chiusi nel recinto, soprattutto durante le ore notturne, creano gruppi, vere e proprie bande molto pericolose».

Luigi Finotti, responsabile della Polizia locale del Comune di San Zeno di Montagna, fa sapere: «Con riferimento al penultimo caso del daino anche la Polizia provinciale ha avvisato la Polizia locale. Abbiamo quindi chiamato il veterinario dell’Ulls 9 che ha rilasciato il referto per il conferimento a un centro autorizzato per lo smaltimento. Dopo il referto, mi sono messo in contatto con la ditta che ha prelevato l’animale per portarlo all’inceneritore».

«Nel caso di sabato mattina», prosegue, «la Polizia provinciale ha avvertito sempre noi e il veterinario che ha fatto un prelievo alla carcassa. Non appena avremo il referto provvederemo allo smaltimento».

Chiude il sindaco Maurizio Castellani: «In considerazione di questi decessi di animali selvatici causati da cani, abbiamo deciso di far partire un controllo capillare nel territorio per verificare chi non li tiene legati o chiusi nel recinto di proprietà. Raccomandiamo infatti di non lasciarli liberi perché sono pericolosi. Chi non si adeguerà incorrerà in sanzioni».

Barbara Bertasi

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