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Dopo il trapianto Lorenzo e Nina finalmente all’asilo

Nina e Lorenzo con i genitori
Nina e Lorenzo con i genitori
Nina e Lorenzo con i genitori
Nina e Lorenzo con i genitori

«Abbiamo ripreso una vita quasi normale e siamo soddisfatti delle condizioni di salute di Lorenzo e Nina». Dopo il difficile periodo affrontato con grande coraggio durante il decorso seguito al trapianto di cellule staminali dalla piccola Nina al fratello Lorenzo, il loro papà Flavio Tessari, di Pacengo non nasconde la contentezza. Da alcune settimane i due fratellini hanno iniziato a frequentare la scuola materna Mater Amabilis di Pacengo: Nina, la coraggiosa ed eroica donatrice di cellule staminali, al nido integrato “Il Trenino” e Lorenzo alla scuola d'infanzia. Entrambi nello stesso stabile di via Porto. Nina al piano superiore e Lorenzo al piano terra, dove si è subito integrato con i compagni. Lorenzo ha subito il trapianto nel settembre del 2021 nel reparto ospedaliero di Oncoematologia pediatrica di Borgo Trento diretto dal primario Simone Cesaro. «Abbiamo dovuto seguire cure e analisi post operatorie molto accurate», spiega la mamma Sara Rodofili, «ma ce l'abbiamo fatta. Lorenzo era desideroso di andare alla scuola materna. Aveva tanto bisogno di socializzare. I suoi compagni lo hanno accolto con grande simpatia. Lo sentono uno di loro, normale in tutto. Abbiamo passato momenti difficili, ma non ci siamo persi d'animo. Abbiamo avuto tante persone meravigliose intorno a noi. Nina ci ha dato una grande soddisfazione. È nata nel mezzo della “tempesta” di Lorenzo ma ci ha salvati tutti». «Nina aveva poco più di un anno», sottolinea il papà, «e nella sua incoscienza di bambina ha compiuto un gesto gigantesco. Ora si è inserita bene al nido e lo frequenta volentieri con tante belle attività. Con il ricavato dalla festa che abbiamo fatto in settembre a Pacengo per Lorenzo abbiamo contributo all'acquisto di un monitor multiparametrici healtcare che in questi giorni dovrebbe iniziare a funzionare nel reparto dov’è stato ricoverato Lorenzo. Siamo soddisfatti di questo piccolo contributo che abbiamo messo a disposizione per sostenere questa struttura miracolosa che opera attraverso medici e sanitari stupendi e professionali». •. S.B.

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