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Dal Sarca 800 tonnellate di materiale

Detriti e legname nel lago di Garda:
allerta per la navigazione

Detriti in spiaggia tra Torbole e Riva del Garda (Musuraca)
Detriti in spiaggia tra Torbole e Riva del Garda (Musuraca)
Legname nel Garda (Musuraca)

Ottocento tonnellate di legname e detriti vari scaraventati dal Sarca nel Garda a causa delle condizioni meteo avverse che, nei giorni scorsi, avevano sferzato tutto il Trentino.

 

E’ questa la conta dei «danni collaterali» per il più grande lago italiano che, nei giorni scorsi, è stato destinatario di acqua fangosa e detriti di ogni genere, riversati dal proprio affluente nel tratto di costa a cavallo tra Arco e Riva del Garda. Anche se i Vigili del Fuoco di Riva del Garda avevano fatto di tutto e di più per evitare che il legname e il resto dei detriti arrivassero nel lago, il forte vento nello scorso weekend ha spostato le reti messe a protezione del Benaco e una gran quantità di materiale è finita a galleggiare tristemente tra Riva, Arco e Limone.

 

Tanto che la Guardia Costiera di Salò ha diramato l’allerta per la navigazione nell’alto lago per il pericolo di scontrasi con veri tronchi d'albero sparsi sulle acque. Come riportato anche dalla stampa trentina, per quasi 48 ore i Vigili di Riva avevano fatto un enorme lavoro dall’alba di sabato fino a poco prima della mezzanotte di domenica scorsa, per poi riprendere la mattina. Erano state posate centinaia di metri di reti alle foci del Sarca per arginare le tonnellate di detriti prima che invadessero la parte settentrionale del lago.

 

Legname nel Garda (Musuraca)

 

Reti progettate per contenere detriti di un’ondata di piena da 250-300 metri cubi al secondo, ma «quella di sabato è stata, in alcuni momenti, pari al doppio con tutto quello che ne consegue anche in termini di materiale che poi finisce nel lago», hanno confermato dall’alto Garda. Lunghe oltre 400 metri le reti stese alle foci del Sarca per raccogliere il materiale portato dalla piena annunciata. Poi però, un forte vento da sud ha sferzato alla velocità di 30-35 nodi la costa facendo sganciare alcune di queste protezioni in più punti.

 

«Il tutto in corrispondenza dell’ondata di piena, molto maggiore di quanto preventivato e annunciato», hanno proseguito. Secondo i conteggi fatti in Trentino e confermati dalla Comunità del Garda, il Sarca ha scaricato nel lago circa 800 tonnellate di legnami e detriti, esattamente il doppio di quanto registrato poco più di un mese fa, alla fine di agosto.

 

«Il Sarca», ha spiegato il segretario generale della Comunità del Garda, Pierlucio Ceresa «è l’unico immissario del Garda ma l’uomo può e deve mitigare gli effetti della natura mediante opere e comportamenti adeguati. E’ necessario», ha proseguito, «migliorare e potenziare quanto fatto in passato. Tecnologia, progettualità e risorse non mancano. Ad esempio, credo sia doveroso potenziare le reti e le barriere di contenimento alla foce, ma anche intraprendere opere adeguate a monte, volte a limitare al massimo i corpi solidi e gli eventuali inquinanti in arrivo. Monitoraggio e controllo dell’intera asta del Sarca con un progetto omnicomprensivo che contempli anche corretti comportamenti umani va assolutamente discusso e messo in atto nel breve periodo», ha concluso.

 

«Un grazie va ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile trentina», ha chiuso Ceresa, «che si sono adoperati al massimo anche con l’impiego di ingenti risorse umane. La situazione attuale del Garda è buona anche sotto l’aspetto idraulico complessivo e non presenta particolari problemi, a differenza del lago Maggiore e di quello di Como, esondati e molto al di sopra del loro riempimento massimo». 

Gerardo Musuraca

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