<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Denigrava il locale concorrente Rinviato a giudizio

Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona
Il tribunale di Verona

I due bar erano uno vicino all’altro, in centro a Bardolino. La concorrenza, spietata. O almeno così, probabilmente, la viveva A.G., quarantanovenne di Bardolino, titolare di uno dei due locali, che è stato rinviato a giudizio ieri per stalking nei confronti della proprietaria del bar «rivale». Secondo le ricostruzioni della procura, il quarantanovenne si appostava fuori dal proprio locale per convincere la clientela a entrare nel suo bar, denigrando quello affianco, e se qualcuno decideva comunque di scegliere l’altro, invece del suo, lo rimproverava, ingaggiando anche delle discussioni. Secondo le accuse, è arrivato al punto di minacciare, anche di morte, la titolare del locale adiacente, una trentottenne. «Li ho visti prima io, te la farò pagare», le diceva, impendendole di salutare la clientela abituale. Ma l’episodio più eclatante risale al 9 gennaio del 2022. Quel giorno un avventore del bar vicino era seduto nel plateatico, quando a un certo punto è intervenuto in difesa di alcuni clienti «pressati» dal quarantanovenne affinché scegliessero il suo locale. A.G. non ha gradito l’intromissione dell’avventore e, secondo le accuse, gli avrebbe lanciato contro un oggetto, mancandolo, ma rischiando di colpire una mamma che stava passando di lì con un bambino, e mandando invece in frantumi la vetrata della porta d’ingresso del bar vicino. Il quarantanovenne, difeso dall’avvocato Emanuele Luppi, è accusato dunque di stalking nei confronti della titolare del bar, di danneggiamento (per la vetrata rotta della porta) e anche di turbata libertà del commercio. Ieri è stato rinviato a giudizio: il processo si aprirà il 9 maggio prossimo davanti al giudice Alessia Silvi.•.

Manuela Trevisani

Suggerimenti