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Croce Rossa, un anno di superlavoro

Emilio Buzzi sull’idroambulanzaUn intervento della Croce Rossa Baldo Garda, con i soccorritori in tenuta anticontagioIn bici sul lungolago la scorsa estate per evitare gli assembramenti
Emilio Buzzi sull’idroambulanzaUn intervento della Croce Rossa Baldo Garda, con i soccorritori in tenuta anticontagioIn bici sul lungolago la scorsa estate per evitare gli assembramenti
Emilio Buzzi sull’idroambulanzaUn intervento della Croce Rossa Baldo Garda, con i soccorritori in tenuta anticontagioIn bici sul lungolago la scorsa estate per evitare gli assembramenti
Emilio Buzzi sull’idroambulanzaUn intervento della Croce Rossa Baldo Garda, con i soccorritori in tenuta anticontagioIn bici sul lungolago la scorsa estate per evitare gli assembramenti

Un anno segnato dalla pandemia. Il comitato della Croce Rossa Baldo Garda, presieduto da Emilio Buzzi, è stato in prima fila nel 2020 e tutt’ora lo è nell’affrontare l’emergenza Covid-19. I 270 volontari hanno offerto complessivamente alla popolazione dell’area gardesana oltre 23mila ore di servizio macinando con le tre ambulanze a loro affidate 97.101 chilometri. Dati che fotografano in modo inequivocabile l’incredibile mole di lavoro svolto in modo gratuito per dare sollievo alle molteplici emergenze dettate soprattutto dal trimestre nero (marzo-maggio 2020) con le amministrazioni comunali che in più riprese hanno bussato alle porte della Comitato della Cri, fondato 38 anni fa, per risolvere più di una problematica collegata alla consegna mascherine, medicinali, spesa e sanificazione mezzi. Un esempio: dal 10 marzo al 23 maggio 2020 in pieno lockdown sono state in tutto 958 le consegne dei farmaci effettuate, nello specifico a Bardolino (826), Cavaion (44), Costermano (36), Garda (12), Caprino (6), Torri (6), Rivoli (5) e altri Comuni. «Numerosi sono stati i servizi istituiti per far fronte a ogni richiesta di aiuto e in appoggio alle istituzioni», afferma il presidente Emilio Buzzi nel presentare il report 2020. «Siamo passati dalla consegna a domicilio di spesa e farmaci al trasporto di indumenti ed effetti personali ai pazienti ricoverati, il recupero di medicinali ospedalieri per gli ammalati cronici, la consegna delle mascherine fornite dalla Regione Veneto, la collaborazione con il ministero della Salute e Istat per l’indagine sulla sieroprevalenza, il supporto ai servizi sociali dei Comuni del comprensorio per il trasporto di pazienti oncologici o con problemi fisici agli ospedali, la distribuzione a mezzo di buoni pasto e spesa ai nuclei familiari in difficoltà delle donazioni ricevute da Croce Rossa italiana, la consegna di pacchi di viveri straordinari». Un lungo elenco d’attività che prosegue con «la consegna di pizze a domicilio in collaborazione con la bocciofila di Bardolino il sabato di Pasqua e il primo maggio a famiglie segnalate dai servizi sociali, la campagna di vaccinazione antinfluenzale in collaborazione con i medici di base di Bardolino, la sanificazione dei mezzi delle forze dell’ordine (99 tra auto dei Carabinieri, Polizia stradale e locale, Protezione civile), le raccolte alimentari nei supermercati della zona con successiva distribuzione di pacchi viveri, la consegna di pasti caldi a Bardolino». Ma il 2020 ovviamente non ha impegnato i volontari solo nel fronteggiare le necessità dettata dal Covid. «Abbiamo effettuato 1.151 interventi di soccorso con servizio impegnativo, in quanto ad ogni attivazione è necessario che i soccorritori provvedano alla vestizione completa indossando camici e mascherine che soprattutto nei primi mesi di pandemia erano difficili da reperire», illustra Buzzi. «Anche i giovani volontari non si sono fermati a causa del Covid, anzi oltre ad essere parte attiva nei nuovi servizi, hanno saputo adattare il progetto adolescenti Giovani per i giovani, incontrando settimanalmente online i giovani seguiti dal progetto». Il periodo estivo ha permesso la ripresa di alcune delle attività storiche del comitato, dal servizio di salvataggio in acqua Spiagge sicure in convenzione con il Comune di Bardolino, alla misurazione della pressione. «Per supportare le istituzioni nell’evitare gli assembramenti abbiamo aggiunto il servizio di sorveglianza spiagge in bicicletta. Con non poche difficoltà si è inoltre riusciti a portare avanti il centro sollievo per malati di demenza, un po’ a distanza un po’ in presenza. Il centro è un luogo accogliente e protetto dove, due giorni a settimana, volontari formati insieme a professionisti propongono in piccoli gruppi attività creative e di stimolazione verbale, visiva, manuale e motoria», conclude Buzzi. •

Stefano Joppi

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