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La siccità

Crisi idrica, il Garda «osservato speciale» della Germania

Il Garda in secca e Oliver Meiler
Il Garda in secca e Oliver Meiler
Il Garda in secca e Oliver Meiler
Il Garda in secca e Oliver Meiler

Nessun allarmismo dai mezzi di comunicazione tedeschi sullo stato di salute del Lago di Garda. Il fenomeno della crisi idrica che attanaglia l’Italia per il gran caldo e l’assenza di precipitazioni, fa capolinea nelle tv di Stato e sui quotidiani nazionali ma la narrazione, per quel che riguarda il Benaco, rimane sempre nell’ambito di una corretta informazione. Nemmeno i giornali sensazionalisti hanno «sparato» notizie in grado d’erodere i flussi turistici diretti sulle tre sponde del più grande lago d’Italia.


Il corrispondente in Italia «Sinceramente, non mi risulta nulla di tutto ciò», afferma al telefono Oliver Meiler, corrispondente da Roma per La Süddeutsche Zeitung, uno dei più importanti quotidiani tedeschi, stampato a Monaco di Baviera e con una tiratura giornaliera attorno alle 250mila copie. «Per scrupolo ho guardato la rassegna stampa degli ultimi giorni dello Spiegel Online e della Bild ma in nessuno ho trovato allarmismi per il Garda. Come altre testate, anche noi della Süddeutsche Zeitung abbiamo scritto della penuria di acqua e nello specifico abbiamo messo in luce come la Comunità del Garda e le categorie economiche del territorio lacustre abbiano espresso parere negativo sull’aumentare il deflusso dell’acqua dal Garda al Mincio per aiutare il Po. Non ho trovato nessun collega che ad oggi abbia scritto che ci sono problemi di navigazione sul Garda. Anzi, è stato messo in luce come il vostro lago, seppur cali di un centimetro al giorno, registri minori problemi rispetto a tutti gli altri bacini italiani», afferma con dovizia di particolare Meiler che conosce bene il lago di Garda avendo recentemente trascorso alcuni giorni sulle tre sponde del Benaco, per cercare di capire se era mutato il rapporto con i turisti tedeschi dopo i tragici fatti di Salò dello scorso anno con la morte di Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella, 37enne, investiti da un motoscafo mentre erano fermi sul loro gozzo.


Il reportage Un viaggio, per il corrispondente da Roma della Suddeutsche Zeitung, sfociato in un reportage di dodici pagine dedicate al Lago di Garda, ai luoghi comuni, ai malintesi, all’amore tra la gente del più grande lago d’Italia e i turisti tedeschi. Vacanzieri teutonici che continuano a prendere d’assalto il Lago di Garda, come attestano le migliaia di presenze e di arrivi nel settore alberghiero ed extralberghiero. Stesso discorso vale per la nautica da diporto, con i vari rimessaggi posti lungo la Riviera degli Olivi, in pieno lavoro. 


La navigazione privata «Il flusso è continuo, come nell’ultima stagione e il mercato del noleggio natanti si mantiene costante», spiega infatti Maurizio Guini che gestisce a Punta Cornicello, a Bardolino, un noleggio imbarcazioni. A parte il solito vademecum con le norme di navigazione, non vengono impartire particolari indicazioni se non quelle, sempre, della prudenza oltre a ricordare che la Regione Veneto ha emanato una ordinanza di «cauta navigazione» a causa della possibile presenza di secche rocciose affioranti in conseguenza del basso livello idrico del lago. 

 

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Ieri il lago di Garda misurava 72 cm sopra lo zero idrometrico, con un’uscita verso il Mincio di 80 metri cubi al secondo. Con il perdurare dell’attuale situazione, la prospettiva di rivivere la situazione critica già vissuta nel 2007 si alimenta, anche se va ricordato che il 24 giugno di quindici anni fa il Lago di Garda si attestava a quota 56 centimetri sopra lo zero idrometrico. Una differenza di ben sedici centimetri che non è roba da poca. Altresì, per onore di cronaca, va sottolineato che l’anno scorso il Benaco, in questo stesso periodo, registrava ben 127 centrimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera. Avanti di questo passo entro fine luglio, o al più tardi nei primi giorni di agosto, il livello del lago potrebbe raggiungerebbe quota 30 centimetri e le ripercussioni in tal caso ci sarebbero sulla navigazione pubblica della Navigarda. Quando i livelli del lago raggiungono quota 35-30 centimetri sopra lo zero idrometrico diventa necessario infatti fermare gli aliscafi nel basso lago. In quel caso però entrano in funzione i catamarano.

Stefano Joppi

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