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Contratto di lago Primo appoggio dalla Regione

È stato compiuto un primo passo formale per far riconoscere alla Regione Veneto il Contratto di lago sottoscritto il 28 ottobre da buona parte dei Comuni gardesani. All’interno del Documento di economia e finanza regionale (Defr) approvato nei giorni scorsi è stato accolto l’emendamento presentato dal vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti e dall’assessore regionale Elena Donazzan (entrambi di Fratelli d’Italia): si tratta di una integrazione inserita in un paragrafo all’interno del «Programma tutela e valorizzazione delle risorse idriche» grazie alla quale i contratti di lago sono stati aggiunti ai già esistenti contratti di fiume e di costa. «I contratti di lago non erano inseriti perché quello del Garda è una novità», sottolinea Giorgetti, «è importante che l’emendamento sia stato accolto perché se la Regione non riconosce questo strumento interfacciandosi con le altre regioni si fa poco. La positività del contratto di lago è anche portare l’attenzione su normative esistenti poco utilizzate se non dimenticate», prosegue Giorgetti riferendosi alla legge regionale 52 del 1989 denominata «Disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda», su cui annuncia di voler presentare un’interrogazione ritenendo sia stata disattesa. Per il presidente di Azienda gardesana servizi (Ags) Angelo Cresco l’approvazione dell’emendamento è «un primo passo per il riconoscimento del contratto di lago che mi auguro porti più agevolmente all’obiettivo della firma congiunta dei tre presidenti delle regioni interessate, Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige, a cui chiederemo presto un incontro. Dopodiché», aggiunge Cresco, «il nostro obiettivo è ottenere anche il riconoscimento dell’Unione europea».

K.F.

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