<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Sequestrata marijuana per 500mila euro

Coltivavano 400 piante di cannabis
in un capannone, due arrestati

Piante di cannabis sequestrate a Castelnuovo
Piante di cannabis sequestrate a Castelnuovo
Capitano Salvatore Beneduce, comandante compagnia di Peschiera

Nella mattinata del 27 Agosto 2020, a Castelnuovo del Garda, i carabinieri del Nucleo operativo radoimobile della Compagnia di Peschiera hanno arrestato P.G, 28 anni e K.A., 20, entrambi di origine albanese e irregolari, in Italia senza fissa dimora, con l’accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.

 

I carabinieri avevano ricevuto segnalazioni da cittadini su movimenti e odori anomali nella zona industriale di Castelnuovo, nella frazione di Oliosi, facendo presupporre la presenza di stupefacenti. Nell’area industriale è sttato individuato un capannone di proprietà di una società di Roma, concesso in affitto a un’impresa di carpenteria metallica della zona che, di fatto, non sembrava operante nel settore.

 

Durante il controllo durato alcune ore, nella notte tra mercoledì e giovedì un furgone è entrato nel piazzale del fabbricato, parcheggiando a ridosso del portone d’accesso. Subito dopo, sono scesi P.G e K.A. che hanno chiuso il cancello con una catena e un grosso lucchetto e poi hanno iniziato a entrare e uscire dallo stabile, portando in spalla dei grandi sacchi. Il servizio di osservazione, durato tutta la notte, ha permesso di vedere nel capannone una forte luce azzurra fluorescente e di sentire odore di marijuana.

 

Dopo altre ore di appostamento, i carabinieri si sono resi conto che il capannone era stato trasformato in bunker e qualsiasi tentativo di accesso sarebbe stato notato. All’alba, mentre i due erano ancora nel capannone, i militari hanno individuato il contatore dell’energia elettrica e lo hanno staccato. I due uomini sono usciti e sono stati raggiunti e bloccati.

 

Nel capannone i carabnieri hanno trovato una vera e propria coltivazione. Parte dello stabile era stata divisa in due grandi serre realizzate in cartongesso dotate di impianti di illuminazione con oltre 35 lampade a led e una trentina di alimentatori di potenza fino a 600 Watt, sistemi di aerazione con tubi di alluminio e ventilatori. Il tutto collegato ai contatori dell’energia elettrica, pericolosamente modificati nelle funzioni.

 

Nelle serre sono state trovate 325 piante di cannabis in singoli vasi, già fiorite e dell’altezza di oltre un metro, e altre 102, sempre in vaso, appena germogliate,  insieme con  un sacchetto con 170 grammi di marijuana, essiccata, triturata, pronta per la vendita.

 

I carabinieri, in collaborazione con la polizia locale di Castelnuovo, hanno messo sotto sequestro il capannone, che i due albanesi avevano trasformato anche in un poco igienico dormitorio, l’attrezzatura e le piante. La prima stima sulle piante, considerate la maturazione e i sistemi adoperati, è di un prodotto finito e pronto alla vendita per un peso di oltre 70 chili di marijuana, del valore approssimativo di circa 500mila euro.

 

Il valore dello stupefacente e delle attrezzature fanno presupporre che dietro ai due arrestati vi possa essere un’organizzazione criminale e l’indagine è ancora in corso. P. G. e K. A. sono stati portati in carcere a Montorio e oggi nell’udienza di convalida è stata disposta la misura della custodia in carcere per entrambi.

Suggerimenti