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Collettore, il progetto forse è stato rivisitato Incontro dagli ingegneri

I vertici di Legambiente con Lorenzo Albi e Chiara Martinelli
I vertici di Legambiente con Lorenzo Albi e Chiara Martinelli
I vertici di Legambiente con Lorenzo Albi e Chiara Martinelli
I vertici di Legambiente con Lorenzo Albi e Chiara Martinelli

Giovedì nella sede dell’Ordine degli ingegneri di Verona sarà presentato il progetto definitivo del nuovo collettore fognario del Garda relativamente alla sponda veronese, disegnato dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla capogruppo Hmr ambiente srl di Padova che ha vinto il bando di Azienda gardesana servizi (Ags). La presentazione avverrà nel convegno «Stato del lago di Garda 2019», con inizio alle 17, organizzato in collaborazione con Legambiente Verona e Ags per fare il punto sulla qualità delle acque e delle rive del Garda in base alle analisi effettuate dalla Goletta dei laghi e ai monitoraggi avviati da Legambiente in collaborazione con Ags e Arpav lungo i torrenti dell’entroterra. Stando alle indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, sulla sponda veneta il progetto prevedrebbe una rivisitazione rispetto al preliminare redatto da Technital, soprattutto per quando riguarda la scelta di mantenere le tubazioni lungo le rive in diversi tratti degli otto paesi che si affacciano sul lago, anziché posarle sotto la strada Gardesana. «Non ho ancora visto il progetto», dice Lorenzo Albi di Legambiente Verona, anticipando eventuali polemiche sul progetto delle imprese incaricate della realizzazione che «se il collettore insisterà tutto nell’entroterra avrà il plauso di Legambiente, ma se ci ritroveremo ancora qualche pezzo sulla sponda saremo molto critici».

K.F.

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