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Ciclopedonale dalla «Pederzoli» a Pacengo

Un tratto della Gardesana nel territorio di Castelnuovo: la ciclopedonale passerà di qua
Un tratto della Gardesana nel territorio di Castelnuovo: la ciclopedonale passerà di qua
Un tratto della Gardesana nel territorio di Castelnuovo: la ciclopedonale passerà di qua
Un tratto della Gardesana nel territorio di Castelnuovo: la ciclopedonale passerà di qua

I 3 milioni e 550mila euro stanziati dalla Giunta della Regione Veneto per la messa in sicurezza della strada Gardesana orientale (Sr249) finanzieranno la realizzazione di una corsia ciclopedonale di due chilometri e mezzo dalla rotonda in prossimità dell’ospedale Pederzoli (nel territorio di Castelnuovo, al confine con Peschiera) fino all’intersezione con via Croce Papale davanti al centro civico di Pacengo di Lazise. È stato così confermato l’impegno preso nei mesi scorsi dall’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Elisa De Berti per la messa in sicurezza della Gardesana, di proprietà regionale, una delle strade ritenute più pericolose per pedoni e ciclisti in particolare nel basso lago dove il traffico è sempre più intenso anche a causa dell’attrattività dei parchi divertimento e alla presenza di grandi strutture ricettive lungo la costa. Un forte appello alla messa in sicurezza della strada era arrivato lo scorso anno con la petizione che in poco tempo ha raccolto 12mila firme, promossa da una cittadina di Lazise, Annalisa Mancini, all’indomani della morte del giovane turista olandese Koen van Keulen, affogato nel rio Dugale a fianco della Gardesana dove era caduto di notte probabilmente camminando oltre il guardrail per ripararsi dalle auto. Punto, questo, compreso nel tratto per cui la Regione ha deciso lo stanziamento, uno dei quattro stralci che entro il 2022 dovrebbero permettere di avere una ciclopedonale di sette chilometri dalla rotonda vicino all’ospedale Pederzoli fino a quella in centro a Lazise. Entro fine anno, spiega De Berti, i 3,55 milioni di euro verranno messi a disposizione di Veneto Strade che procederà allo sviluppo del progetto con l’obiettivo di appaltare i lavori nel 2020. Anche questo tratto rientrerà nella ciclovia del Garda per cui il Ministero delle infrastrutture ha stanziato 16 milioni di euro da suddividere tra le tre regioni, prevedendo un cofinanziamento da parte degli enti locali. «Poiché il Comune di Castelnuovo non può garantire la copertura finanziaria del tratto sul suo territorio, interviene la Regione per essere certi di vedere realizzata in pochi anni tutta la ciclopedonale tra Castelnuovo e Lazise», dichiara De Berti. Lanciando un messaggio alle grandi strutture turistiche che sulla Gardesana si affacciano: «Visto che la maggior parte del traffico è diretto ai parchi divertimento e la messa in sicurezza serve anche per la loro accessibilità, auspico che abbiano un colloquio positivo con i Comuni e si mettano una mano sul cuore: se riusciremo a liberare risorse di quelle già impegnate, le reinvestiamo sempre per la messa in sicurezza della Gardesana in altri punti». Il primo dei quattro stralci a vedere la luce sarà quello più a nord, dalla rotonda di Lazise all’altezza di via del Terminon, che prevede la riqualificazione della ciclopedonale esistente mettendola in sicurezza con la realizzazione di un cordolo di separazione dalla carreggiata: questo intervento, ricorda De Berti, è stato progettato da Veneto Strade e sarà finanziato con 600mila euro dal Comune di Lazise. C’è poi lo stralcio da via del Terminon a via Gasco, prima dell’abitato di Pacengo, tratto individuato dalla Regione come primo lotto della ciclovia del Garda in territorio veneto. «Entro il 2020 deve essere presentato al Ministero delle infrastrutture il progetto di fattibilità tecnico-economica di tutta la ciclovia», ricorda De Berti. «Nel frattempo Veneto Strade proseguirà la progettazione definitiva ed esecutiva di questo tratto, così all’inizio del 2021 quando il ministero sbloccherà i primi finanziamenti saremo pronti a partire». Per oltrepassare l’abitato di Pacengo e avere a disposizione sufficiente sedime, da via Gasco la pista ciclopedonale proseguirà sulla viabilità secondaria lungo le vie Mantovanella e Mantovana, ricongiungendosi alla Gardesana da via Croce Papale. Il sindaco di Castelnuovo Giovanni Dal Cero ha commentato così il finanziamento regionale: «Apprendo con soddisfazione la notizia di questo provvedimento atteso da anni, reso possibile dalla sensibilità della Regione Veneto e dall’impegno dell’assessore Elisa De Berti nei confronti del nostro lago». •

Katia Ferraro

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