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Centro tutela rapaci, Verdeblu sulle braci

La liberazione di un uccello rapace curato dai volontari dell’associazione Verdeblu
La liberazione di un uccello rapace curato dai volontari dell’associazione Verdeblu
La liberazione di un uccello rapace curato dai volontari dell’associazione Verdeblu
La liberazione di un uccello rapace curato dai volontari dell’associazione Verdeblu

Torna in Consiglio, sollecitata dall'opposizione, la questione dell'oasi naturale nel Parco dell'amicizia dei popoli, dove il Comune intende creare un Centro di tutela rapaci notturni. Un'idea di come potrebbe essere l'aveva data, in maggio, un progetto presentato al sindaco, Stefano Passarini, dalla Verdeblu onlus - Società cooperativa sociale di Verona che a Castel D'Azzano gestisce un'oasi naturale e un Centro recupero animali selvatici (Cras). Nel Consiglio del 25 settembre la maggioranza aveva approvato la delibera che, come spiegato dal sindaco, «esprime l'indirizzo di utilizzare l'area boschiva per il Centro, senza impegno, con la Verdeblu, poiché si avvierà una concertazione e poi, previo bando, eventualmente procedere con un accordo». Ma la minoranza, al Consiglio del 23 ottobre, ha presentato un’interrogazione che informa di un provvedimento della Provincia che, per Fabrizio Croci, responsabile della Verdeblu, è stata un colpo. L’interrogazione a risposta scritta è firmata da Barbara Gelmetti, Alex Sometti e Pier Giorgio Tambalo di Siamo Costermano - De Beni sindaco. «Considerata la delibera del Consiglio del 25 settembre in cui la proposta presentata da Verdeblu è stata ritenuta d'interesse generale per il Comune», ha sintetizzato Sometti, «e considerata la determinazione del 26 settembre del Servizio tutela faunistico ambientale della Provincia che revoca il contratto relativo all'affidamento, a titolo di volontariato gratuito, dell'attività di soccorso e cura della fauna selvatica alla suddetta cooperativa, chiediamo all'amministrazione di sospendere l'efficacia della delibera di Consiglio del 25 settembre. O, in alternativa, di provvedere affinché nel bando per l'affidamento dell'oasi sia previsto che i candidati abbiano accertata professionalità nelle attività di detenzione degli animali rapaci e non abbiano subito provvedimenti di amministrazioni pubbliche inerenti a criticità nelle attività di prima accoglienza, ricezione, riabilitazione della fauna selvatica in difficoltà e nella gestione amministrativa». Il sindaco dice: «C'è una strana rapidità tra la data della pubblicazione, il 7 ottobre, della delibera della Provincia che revoca la Convenzione alla Verdeblu e quella dell'8 ottobre in cui la minoranza ha protocollato l'interrogazione. A prescindere da ciò riteniamo utile creare un'oasi con Centro di recupero per rapaci selvatici, gestito da volontari, essendoci in tutta la provincia, un solo Cras a Lazise. Ci spiace la revoca della Convenzione con la Verdebl», prosegue, «che ha salvato ad oggi oltre mille rapaci notturni più altre specie. Non è però compito dell'amministrazione entrare nel merito della provvedimento della Provincia». «Il Comune», precisa, «quando farà uscire il bando per assegnare l'area aprirà la partecipazione a tutte le onlus autorizzate. L'assegnazione avverrà tramite bando di evidenza pubblica cui potranno partecipare le onlus autorizzate. L'oasi si sosterrà con le visite. La Verdeblu è citata in delibera come esempio perché l'ho spesso visitata e ho apprezzato l'operato dei volontari che la gestiscono, ai quali va il nostro plauso per il lavoro di questi anni». •

Barbara Bertasi

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