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C’è un indagato per l’operaio schiacciato

Ion  Racila  con la compagna e la figlioletta di 6 mesi
Ion Racila con la compagna e la figlioletta di 6 mesi
Ion  Racila  con la compagna e la figlioletta di 6 mesi
Ion Racila con la compagna e la figlioletta di 6 mesi

Gli inquirenti sono ancora al lavoro per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente mortale che lunedì pomeriggio è costato la vita a un operaio moldavo di 25 anni rimasto schiacciato sotto a un bobcat in un cantiere edile dove la ditta locale per cui lavorava sta costruendo un piccolo complesso residenziale di tre case a Malcesine, sulla via Panoramica. I carabinieri e i tecnici dello Spisal stanno indagando per capire che cosa sia successo nell’area in cui si sta realizzando ex novo una serie di abitazioni. Nel frattempo, una persona è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo anche se fino a ieri sera non è stata rivelata la sua identità. Pur non escludendo alcuna pista al momento una delle ipotesi è che Ion sia stato investito dall’escavatore, su cui pare fosse alla guida un’altra persona che operava nel cantiere. Il mezzo si trovava su un dosso formato da materiale di riporto, quando all’improvviso, ha perso stabilità perché poggiava su un solo cingolo ed è precipitato sul terreno vicino, proprio dove in quel momento si trovava lo sfortunato operaio, che è rimasto schiacciato. Quando sono giunti sul posto, i soccorritori hanno provato a liberarlo dal pesante macchinario che lo aveva travolto, tentando di rianimarlo ma purtroppo senza successo. Per il giovane lavoratore non c’è stato nulla da fare. È morto sul posto. Questa ricostruzione, però, non viene nè confermata nè smentita dagli investigatori. Quel cantiere, su cui era impiegata una ditta edile di Brenzone, era aperto da circa un mese, periodo nel quale Ion si stava dando da fare per portare a termine l’incarico assieme ai colleghi. Nel frattempo la macchina da movimentazione terra che è piombata addosso all’operaio, è stata posta sotto sequestro, così come l’area attorno alla quale si è consumata la tragedia. Gli uomini dell’Arma, lo Spisal e gli altri organi inquirenti proseguono le indagini per chiarire una volta per tutte che cosa sia accaduto, indicare eventuali responsabili dell’accaduto, oltre a verificare se siano state rispettate o meno le norme di sicurezza. Solo una volta conclusa l’investigazione, si potrà capire la dinamica dell’incidente. Nel frattempo la comunità piange la scomparsa del giovane moldavo. Ion viveva a Brenzone e con la compagna Mihaela e aveva avuto una bambina sei mesi fa. Lavorava da anni in Italia nel settore edile e dopo un’esperienza lavorativa a Torino era tornato in riva al lago, dove era in forza a un’impresa locale. Ion in famiglia era l’unico maschio e il più giovane. Ha tre sorelle, due delle quali vivono proprio sul lago, mentre la terza è rimasta in Moldavia, con i genitori. Sul suo profilo social, su Facebook, «Ionut» aveva postato diverse foto che lo ritraggono con la fidanzata e alcune anche con la bimba di pochi mesi, nata dalla loro unione. •

Emanuele Zanini

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