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Brucia lo scantinato, il fumo danneggia gli appartamenti della palazzina

I mezzi dei vigili del fuoco intervenuti in via Monte Pigneto DIENNEFOTOIl sopralluogo di carabinieri e vigili del fuoco
I mezzi dei vigili del fuoco intervenuti in via Monte Pigneto DIENNEFOTOIl sopralluogo di carabinieri e vigili del fuoco
I mezzi dei vigili del fuoco intervenuti in via Monte Pigneto DIENNEFOTOIl sopralluogo di carabinieri e vigili del fuoco
I mezzi dei vigili del fuoco intervenuti in via Monte Pigneto DIENNEFOTOIl sopralluogo di carabinieri e vigili del fuoco

Alessandra Vaccari L’incendio s’è manifestato in mattinata, attorno alle 11 la prima chiamata d’emergenza, ma non si sa da quanto covasse in quello scantinato di una palazzina in via Monte Pigneto 7, a Caprino. E le cause restano per ora ignote, forse un corto circuito. Sta di fatto che dalla cantina, il fumo denso è salito ai piani e quando i residenti hanno aperto la porta degli appartamenti che danno sul pianerottolo, vedendo il fumo sono scappati giù dalle scale, lasciando la porta aperta. E provocando così il danno nelle loro abitazioni. I vigili del fuoco raccomandano, in casi analoghi, di richiudere le porte delle case. Il danno del fumo infatti si è moltiplicato perché ha trovato le porte aperte e ha invaso ogni antro delle case molto velocemente. Se le porte fossero state chiuse i danni sarebbero stati limitati. È stata una mattinata carica di adrenalina quella dei residenti della palazzina. Soprattutto per un anziano disabile. Nella palazzina abitano cinque famiglie, all’ultimo piano l’anziano con moglie e figlia. E proprio perché loro sono rimasti in casa sono quelli che hanno avuto meno danni e la casa è rimasta agibile. L’incendio è scoppiato nel seminterrato e ha distrutto quello che c’era. Sul posto sono andate un paio di ambulanze di Verona Emergenza, i carabinieri della locale stazione e i vigili del fuoco. Sono stati loro ad accompagnare i sanitari nell’appartamento dove c’era la persona disabile, sono stati loro a raccomandare a tutti quelli che si trovavano in casa di spalancare tutte le finestre e uscire di casa. E sempre loro hanno spento l’incendio, provveduto allo smassamento della merce bruciata, per evitare che ripartissero focolai e a mettere in sicurezza il caseggiato. Il fuoco ha danneggiato il quadro elettrico che regola l’energia elettrica delle abitazioni e quindi le case sono state dichiarate non fruibili. Ed ecco chiamato in causa il sindaco Paola Arduini, che è andata sul posto. «I residenti sono andati a casa di amici o di parenti. L’anziano è stato accompagnato alla casa di riposo per un paio di giorni, il tempo che la situazione si stabilizzi», spiega il sindaco. Che aggiunge: «Gli appartamenti dovranno essere ripuliti, il fumo ha danneggiato molto, i residenti potrebbero decidere, non bastando la pulizia di ritinteggiare. Coordina comunque l’amministratore del condominio con cui mi sono già messa in contatto. Respirare in un ambiente dove c’è nerofumo è molto pericoloso per la salute, per questo le case non sono frubili. Per l’energia elettrica, probabilmente in serata si sarà risolto, ma i residenti non possono stare lì». Due persone sono state portate all’ospedale di Bussolengo per accertamenti, ma sono state subito dimesse. •

Alessandra Vaccari

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