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E interviene codacons

Blocco a Gardaland:
«Colpe? Guasto
alla rete interna»

L'intervento sul Sequoia Adventure
L'intervento sul Sequoia Adventure
Intervento al Sequoia e richieste di rimborsi

Giornata nera per Gardaland, che ha inaugurato la stagione 2017 dovendo gestire alcuni black out che hanno prima bloccato e poi fatto chiudere le attrazioni del parco (alcuni visitatori israeliani bloccati sul Sequoia Adventure a diverse decine di metri da terra sono stati «liberati» dagli addetti alla sicurezza).

Attrazioni che dalle 12 e fino alle 15 circa hanno funzionato a intermittenza, anche perché dopo il ripristino dell'energia elettrica ogni attrazione deve essere sottoposta ai controlli sul funzionamento. I problemi, prolungati, hanno spinto molti visitatori del parco ad accalcarsi all'uscita per chiedere il rimborso dei biglietti.

La giornata è iniziata con un'altra cattiva notizia: Shaman, la rivisitazione delle storiche montagne russe con la realtà virtuale, non era disponibile a causa del ritardo nella consegna dei dispositivi da parte della ditta incaricata di sviluppare il software.

 

Sulle cause del blackout però non si è fatta chiarezza. «Oggi un anomalo straordinario sbalzo di energia da parte di Enel ha causato guasti a uno dei trasformatori del Parco», dichiara Aldo Maria Vigevani, Amministratore Delegato di Gardaland. «Ciò ha comportato un immediato black out dovuto alla mancanza di energia elettrica; il Parco ha quindi subito un improvviso blocco di tutte le attività che hanno coinvolto ogni area, le attrazioni e i punti di ristoro. È questo il motivo per cui sull’attrazione Sequoia Adventure una famiglia è rimasta bloccata sul convoglio a 20 metri d’altezza ma è stata prontamente evacuata dal personale di sicurezza. I generatori del Parco sono immediatamente entrati in funzione ma, come da protocolli di sicurezza, è stato necessario provvedere allo spegnimento e al successivo riavvio di tutte le attrazioni per poter arrivare alla normalizzazione attraverso le consuete procedure previste in questi casi».

Immediata la smentita di E-distribuzione, società del Gruppo Enel per la gestione della rete elettrica, in una nota, «smentisce di aver avuto alcun disservizio sulle proprie linee che alimentano il Parco Divertimenti di Gardaland. La circostanza è già stata verificata direttamente con gli Uffici Tecnici del Parco Divertimenti stesso».

 

Gardaland replica qualche ora dopo: «A seguito di ulteriori e più approfondite verifiche effettuate congiuntamente nel corso di tutto il pomeriggio dai tecnici di Enel e da quelli di Gardaland, è emerso che lo sbalzo di energia verificatosi non è da imputare a Enel ma a un guasto sulla rete interna del Parco. Gardaland si scusa con Enel per aver erroneamente imputato loro, in un primo tempo, la responsabilità del problema riscontrato»

 

E sulla vicenda interviene anche Codacons: «Un episodio grave per il quale la magistratura dovrà avviare le necessarie indagini. Crediamo la magistratura debba intervenire per accertare le responsabilità connesse all’episodio – spiega l’associazione – Appare infatti anomalo che una interruzione improvvisa di corrente lasci i cittadini bloccati sulle attrazioni di Gardaland, alcune a dir poco estreme come le montagne russe. Nei parchi giochi il servizio elettrico deve essere costantemente garantito e senza alcuna interruzione, anche attraverso sistemi di alimentazione di emergenza, proprio per evitare che le giostre si blocchino creando disagi agli utenti e situazioni di potenziale pericolo. Per tale motivo – prosegue il Codacons – chiediamo alla Procura di Verona di aprire una indagine sulla vicenda e fare chiarezza su quanto avvenuto».

Katia Ferraro

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